Articolo apparso su Il Domenicale sabato 17 maggio 2008. Trovate QUI l’originale.
Enzo Peserico (awocato di pregio, padre esemplare, cattolico da imitare, soprattutto amico sincero di lunga data) è scomparso, nemmeno 50enne, il 1° gennaio di quest’anno, a quattro decenni da quel Sessantotto a cui ha dedicato una vita intera di studio e di riflessione.
Di questo interesse – nato “per partecipazione”, anche se dall'”altra parte della barricata” – è compendio un libro, “Gli anni del desiderio e del piombo. Sessantotto, terrorismo e rivoluzione” (presentazione di Marco lnvernizzi, prefazione di Mauro Ronco, Sugarco, Milano, pp. 234, €18,00), ultimato appena prima della scomparsa, sigillo di una esistenza ben spesa. Qui ne proponiamo una pagina.
ll libro è un testamento da usare. Se una cosa ha infatti sempre animato Peserico questa è stata la sollecitudine verso i giovani e il loro bisogno di educazione permanente in alternativa al declino costante della scuola e della cultura del nostro Paese. Tutto ciò dal suo libro traspare benissimo. Gli anni del desiderio e del piombo è infatti sì una rigorosa e pregevole, anzi unica, ricerca sul fenomeno sessantottino, (ri)compreso alla scuola di maestri quali Eric Voegelin, Alain Besançon, Augustin Cochin e Augusto del Noce; ma soprattutto è una mano tesa. Una mano tesa ai giovani di oggi allo scopo di esorcizzare gli errori madornali compiuti da quelli di ieri, allorché quelli scambiarono (peraltro con dolo certo e sempre mal consigliati da grandi poco adulti) le aspirazioni del cuore per diritti da estorcere con la forza, il sogno nobile per l’utopia violenta, l’afflato all’oltre con le pulsioni più nichiliste.
Peserico ha sempre avuto presente la doppia facies della giovinezza, vette e abissi, e non si è ma i rassegnato.
Apposta per i giovani ha studiato la gioventù bruciata del Sessantotto; apposta per i giovani ha svelato i trucchi perversi dei meccanismi rivoluzionari, indicando, là in alto, la via di uscita.
Per questo il suo Gli anni del desiderio e del piombo è molto più di un libro ricco di dati. È infatti anzitutto e soprattutto un vademecum per la nuova generazione e un abbecedario indispensabile per chi oggi tiene figli. Il Sessantotto è infatti sempre in agguato, ogni padre di figl i lo sa. Ecco, Peserico, padre aweduto, ci offre un libro che mancava (mancano ancora altre ricostruzioni profonde d’insieme del Sessantotto simili alla sua, persino di autori più famosi, televisivi, blasonati). Ci ha fatto un bel regalo, Enzo; del resto avevamo pochi dubbi.
Questo pomeriggio, sabato 17 maggio, con inizio alle 15, il suo libro è il piatto forte di un convegno omonimo. Si svolge al Teatro Sales di Via Copernico 9 a Milano, vicino alla Stazione centrale ed è organizzato da Alleanza Cattolica (infoline: 349/5007708), associazione di laici cattolici impegnati nello studio e nella trasmissione della dottrina sociale della Chiesa alle cui attività politiche e culturali Peserico ha partecipato con dedizione enorme per un quarantennio.
Marco Respinti