Saluto dell’on. Alfredo Mantovano. E’ possible QUI scaricare l’originale.
Caro Marco,
mi spiace non poter partecipare alla presentazione del libro della dott.ssa Milano, allorché meritoriamente ommemorerete il martire cristiano Shahbaz Bhatti.
Ricordo le parole del Santo Padre pronunciate all’udienza generale dell’11 agosto 2010 a Castel Gandolfo. Benedetto XVI, nella sua catechesi sul martirio come “forma di amore totale a Dio”, sottolinea che “il martire è una persona sommamente libera; libera nei confronti del potere del mondo. Una persona che in un unico atto definitivo dona a Dio tutta la sua vita, e con un supremo atto di fede, di speranza e di carità, si abbandona nelle mani del suo Creatore e Redentore; sacrifica la propria vita per essere associato in modo totale al Sacrificio di Cristo sulla Croce. Con una parola: il martirio è un grande atto di amore in risposta all’immenso amore di Dio”.
Le parole del Papa trovano piena rispondenza nella vita di Shahbaz Bhatti, che fin da giovanissimo non ha temuto l’isolamento, ha scelto la strada dell’impegno civile in favore della libertà dei cristiani. Ciò in un contesto difficile come il Pakistan, dove esponenti dell’ultrafondamentalismo islamico non ammettono alcun tipo di libertà religiosa.
Bhatti ha trovato in Dio, e nell’abbraccio saldo alla Croce, la forza per battersi per Asia Bibi e contro la legge sulla blasfemia, pur consapevole che la morte si avvicinava a grandi passi.
Il suo esempio – come quello degli innumerevoli martiri cristiani – continuerà a ispirare l’azione di ogni credente direttamente impegnato in politica, o comunque attivo nella società, per portare Cristo nel quotidiano e per difendere principi non negoziabili come libertà, vita, educazione, a qualsiasi latitudine si operi.
Rinnovando il mio rammarico per l’assenza, formulo i migliori auguri e vi invio un affettuoso saluto in Jesu et Maria.
Alfredo Mantovano