Melegnano, a sud di Milano, freddo e condomìni uno in fila all’altro. Non si vede nulla, la nebbia da qualche giorno avvolge le terre ambrosiane come non succedeva da molto tempo. Improvvisamente un’esplosione di luci. Cerchi di capire e vedi una villetta dove tutto è stato addobbato a festa, luci ovunque, gli alberi sono ricoperti di luci, pupazzi di neve colorati spuntano tra giochi di colori. In mezzo al giardino Babbo Natale con le renne e le slitte, un pochino più piccolo dell’originale. Dopo lo stupore iniziale si inizia ad osservare i particolari, nulla è lasciato al caso, anche i riverberi sono studiati, dai rami spuntano “frutti“, piccole palle di cristallo che aiutano a diffondere la luce.
Tutto è un tripudio, la nebbia diventa la cornice ideale, rende fatato il momento.
Sulla cancellata c’è un cartello “lacasadibabbonatale.com, 450.414 luci installate“, un lavoraccio. Guardando sul sito si scopre che li i lavori natalizi cominciano a settembre, il proprietario confessa di avere sempre avuto la passione per le luci natalizie e con gli anni si è organizzato. Non si riesce ad intuire se la sua passione è fondata su una fede altrettanto grande. Certamente il risultato è sorprendente. Quando si riesce a distogliere lo sguardo dalla villetta ci si accorge che i vicini non sono stati a guardare. Festoni, luci, provano l’imitazione, tutta la via risplende. C’è chi più tradizionalmente ha preparato un presepe in giardino…a grandezza naturale…
I puristi potranno dire che questi addobbi sono “un’americanata” e non sono in stile povera capanna di Betlemme; i radical chic (o i presidi di Rozzano…) diranno che è una provocazione pericolosa e i tradizionalisti che non rientra nella nostra tradizione.
Facciamoci una domanda. La persona più importante del mondo arriva a casa vostra, che fate? Lasciate il salotto nello stato in cui i vostri figli lo hanno lasciato dopo aver giocato l’intera giornata?
Il 25 dicembre festeggiamo l’ingresso nel mondo del Re dei Re, il “Dio con noi” che si è fatto carne, colui che ha conquistato il paradiso offrendosi al posto nostro! Vogliamo rimanere indifferenti?
Quella villetta è il magnanimo omaggio al suo arrivo. Perché non esultare e farlo in maniera magnanima, grandiosa tanto da creare l’effetto domino, coinvolgendo per diffusione.
Ora immaginiamo la stessa strada, senza luci, immersa nella nebbia, mentre la TV trasmette notizie senza speranza e i problemi ci sommergono, con la prospettiva di una vita che si esaurirà nella routine, senza tempo per godersi le cose importanti, con il sogno prometeico di essere il padrone di noi stessi e di poter fare qualsiasi cosa.
La menzogna post-moderna ci rode fin nel profondo, ci promette un mondo migliore facendoti vivere una vita infernale, triste, buia, senza gioia vera, proponendoti surrogati insipidi.
Quelle luci della periferia di Melegnano ci provocano, ci fanno prendere una posizione di fronte a un evento che non dipende da noi, grazie al quale possiamo essere felici. Niente di più lontano di Prometeo, un bimbo ci ha salvati, niente ali costruite dal mio ingegno, dalla mia tecnica, un cucciolo talmente debole che non può nulla. Lo stupore del creato fu talmente grande che non poté rimanere indifferente, una stella cometa illuminò quella notte.
Osiamo accora di più. Nel tempo della ipercomunicazione anche la luce diventa fondamentale per costruire ponti. Fiat Lux, si è detto a Roma pochi giorni fa. Va bene, facciamolo anche noi nelle nostre case, illuminiamole, i nostri balconi e gradini diventino un tripudio di luce e di gioia incarnata. È il miglior antidoto contro la tristezza della postmodernità!
Siamo in un tempo senza mezze misure, esultiamo, gioiamo, arriva il Re dei Re.
Michelangelo Longo