Pubblichiamo le motivazioni del sen. Sacconi con le quali spiega il motivo per cui non voterà la fiducia al maxi emendamento posto dal governo per approvare le unioni civili. Speriamo ce ne siano altri.
“Non voterò la fiducia per ragioni di metodo e ancor più di sostanza. Essa mi appare uno strumento politicamente improprio per una materia che investe principi fondamentali rispetto ai quali ciascuno deve obbedire solo alla propria coscienza. E la mia coscienza laica mi impone di difendere l’antropologia naturale rispetto ad una deriva nella giurisprudenza e nei comportamenti sociali in aperto conflitto con sentimenti profondi della nazione. Resto, come i più, favorevole a regolare tutte le convivenze e contrario a innovare la procreazione e la genitorialità. Nel testo sono ampie le sovrapposizioni tra unioni e matrimoni così da costituire le premesse per una giurisprudenza costante in favore delle adozioni omosessuali. Le sovrapposizioni riguardano: il rito con i testimoni e la lettura degli stessi articoli del codice civile, il cognome unico, il comune indirizzo familiare e sottolineo familiare, la presunzione di comunione dei beni, la quota di legittima nell’eredità, la pensione di reversibilità negata peraltro alle stabili convivenze eterosessuali con figli, le cause di impedimento. E se miagola come un gatto non può che essere un gatto. Così valuterà la legge ogni corte europea o nazionale. Sarà doveroso continuare nel giorno dopo l’impegno civile attraverso il referendum e i ricorsi di costituzionalità“.
Lo dichiara in una nota il senatore di Area popolare, Maurizio Sacconi.