Pochi, forse, la mattina di sabato 1 aprile avranno compreso la portata reale del tema proposto dalla FOM (Fondazione Oratori Milanesi) per l’oratorio estivo 2017, DettoFatto. Dietro lo slogan sta infatti l’idea di far percorrere ai ragazzi un itinerario spirituale lungo le pagine del libro biblico più contestato della nostra epoca, la Genesi.
I nemici più temibili della Genesi non si annidano più tanto nei circoli evoluzionisti stile UAAR o negli esegeti storico-critici più estremisti nel demitizzare la Bibbia, quanto nell’ideologia gender, incarnata in una martellante propaganda mediatica e in un’altrettanto soffocante assedio giuridico e legislativo attorno al singolo cittadino. Lo si è appena visto nella richiesta (28 marzo), da parte dell’ONU, all’Italia di “progredire” lungo i passi dell’adozione gay e del restringimento dell’obiezione di coscienza. I vecchi evoluzionisti, che peraltro hanno preparato gli sviluppi attuali attaccando l’idea che ci sia un progetto divino dietro il creato, si sono semplicemente accodati ai nuovi padroni, che trovano concorde pure qualche teologo “di grido”.
La FOM aveva alluso alla creazione già alcuni anni fa con Piano terra, per non parlare di Everybody-un corpo mi hai preparato, tema particolarmente congeniale alla predicazione dell’arcivescovo sulla teologia del corpo. Nel 2017 il sottotitolo recita “meravigliose le tue opere”. E’ un richiamo a quella che Plinio Correa de Oliveira avrebbe chiamato “contemplazione sacrale”, ma anche al fatto che la creazione, con le sue leggi inderogabili, va bene così come Dio l’ha costituita.
“Quest’anno vogliamo partire dall’inizio. La vita dell’uomo è costituita da un susseguirsi ininterrotto di inizi, ciascuno dei quali racchiude una grazia particolare. Ogni inizio è frutto di altri inizi, tranne uno. Solo questo inizio è anteprima originaria, poiché costituisce l’inizio degli inizi, in quanto ha precedenza assoluta: la creazione”, spiega il direttore della FOM, don Samuele Marelli. “C’è anzitutto uno sguardo da condividere. È lo sguardo stesso di Dio, pieno di stupore e ammirazione per la sua opera”, davanti alla quale l’uomo è chiamato a fermarsi con riconoscenza. E’ da condividere nel senso che deve diventare sociale, di tutta la società.
Tanti si getteranno in una lettura meramente ecologica del tema. Benedetto XVI e Papa Francesco nella Laudato sìparlano, però, di “ecologia integrale”, che comprende pure l’uomo, sia in rapporto alla natura che, soprattutto, in quello con i suoi simili e con il proprio corpo, identità sessuale compresa. I cristiani vengono spesso presentati dai media come i “cattivi” sostenitori dell’antropocentrismo rispetto agli elementi naturali, ergo patrocinatori di uno sfruttamento illimitato delle risorse del pianeta. Bibbia e Magistero insegnano, invece, che considerare l’uomo vertice della creazione non è affatto in contrasto con la protezione dell’ambiente. Lo sguardo credente rende preziose tutte le cose.
Il consorzio che cura il prato del parco di Monza è rimasto colpito, durante la Messa del Papa (25 marzo), dal “comportamento dei pellegrini durante l’afflusso, il deflusso e la permanenza. (…) Alle 18.20 abbiamo, infatti, pubblicato sui nostri canali social la foto del prato così come lo hanno lasciato i fedeli: pulito. Per noi, abituati ai concerti, è stata una sorpresa”. Con buona pace di chi, fino alla vigilia, picchettava per difendere alberi e fiorellini da quei “medievali” dei cattolici.
Michele Brambilla