Newsletter Aprile 2010


La perdita di una classe dirigente
 
Care amiche, cari amici,

la moglie di un mio carissimo amico è polacca. Mi è venuto spontaneo telefonarle dopo la tragedia che ha privato il suo Paese di una parte cospicua della classe dirigente. Stava piangendo e la cosa mi ha aiutato a comprendere ancora meglio il particolare legame esistente fra i polacchi e la loro nazione, in particolare con quella classe dirigente scomparsa sabato scorso.
Non sono sicuro che si sia compreso adeguatamente quanto accaduto, per questo lo riassumo. Un aereo polacco è precipitato sul suolo russo dove stava atterrando per commemorare il 70° anniversario dell’assassinio nella foresta di Katyn da parte sovietica di un’altra classe dirigente composta da circa 22mila fra ufficiali e militari polacchi. Sono morti il Capo dello Stato Lech Kaczynski con la moglie Maria, il Capo di Stato maggiore, i vertici dell’esercito, della marina, dell’aereonautica, il governatore della Banca centrale polacca, 13 ministri del governo, diversi deputati, il candidato conservatore alle prossime elezioni presidenziali, il vescovo cappellano dell’esercito e altre figure storiche della resistenza polacca contro il comunismo durante la seconda guerra mondiale e durante l’epopea di Solidarnosc. Il gemello del Presidente non era sull’aereo soltanto perché era rimasto in ospedale accanto alla madre malata.

Newsletter Marzo 2010


Care amiche, cari amici,

quanto avvenuto a Torino in occasione delle elezioni regionali può essere considerato un modello di impegno politico dei cattolici alla luce dei principi non negoziabili.
Un candidato alla Presidenza della Regione, Roberto Cota, ha infatti sottoscritto un “Patto per la vita e la famiglia” (www . alleanzapercota . org) fondato su sei punti relativi ai principi non negoziabili e ha accettato quattro garanti, espressione di diverse associazioni e movimenti del laicato cattolico, che vigileranno sul rispetto degli impegni sottoscritti in caso di vittoria elettorale.
Ma perché è tanto importante quanto accaduto? Per il metodo anzitutto, che può essere indicato come esemplare per altre situazioni analoghe e perché tipico della nostra epoca, post-ideologica e segnata dal relativismo.

Newsletter Gennaio 2010


Care amiche, cari amici

siamo all’inizio di un nuovo anno, un tempo favorevole a qualche considerazione sui mesi trascorsi. Proverò a farlo a ritroso, cominciando dal ricordo che il 1° gennaio di ogni anno “colpisce al cuore” ogni amico di Alleanza Cattolica perché riporta l’attenzione sulla morte di Enzo Peserico (1959-2008), avvenuta proprio due anni fa, il primo dell’anno, a Re, al termine di un incontro che Enzo stesso aveva promosso ininterrottamente dal 2000 per le famiglie e gli amici dell’associazione.
La sua memoria continua a essere viva nella vita di Alleanza Cattolica, soprattutto in questi giorni di passaggio da un anno a un altro, quando siamo soliti trascorrere insieme il capodanno, così come è avvenuto anche quest’anno sul lago di Garda, incontro conclusosi poche ore fa e dedicato all’approfondimento della Caritas in veritate. Il suo ricordo si trasforma necessariamente in gratitudine perché normalmente chi partecipa a questi incontri esce rinfrancato nella fede e nelle amicizie.

Newsletter Novembre 2009


Vorrei anzitutto ringraziare tutti i presenti al convegno sulla caduta del Muro di Berlino, svoltosi sabato 7 novembre. Avrete potuto senz’altro apprezzare l’alto livello culturale delle relazioni (tutti i relatori si sono presentati con un testo scritto, compreso il Presidente Formigoni, senza una nostra richiesta) ma anche e soprattutto il desiderio di approfondire e comprendere sempre meglio un passaggio cruciale della nostra storia recente, che ha e avrà ripercussioni epocali nella storia europea. Per chi non avesse potuto partecipare saranno disponibili le relazioni scritte, che verranno pubblicate su Cristianità (richiedetele, se desiderate).

Newsletter Ottobre 2009


Omofobia
Come avrete saputo la Camera dei deputati ha affossato il 13 ottobre il progetto di legge sull’omofobia. Se fosse passato, come in quasi tutti i Paesi europei, avrebbe introdotto un’aggravante relativa all’orientamento sessuale per tutti i reati contro la persona, in pratica violando l’uguaglianza giuridica dei cittadini. Picchiare un omosessuale dichiarato, un gay, sarebbe stato sanzionabile in modo più grave che picchiare un eterosessuale. Si sarebbe poi potuto configurare l’ipotesi del reato di opinione per tutti coloro che avessero affermato l’esistenza di una identità sessuale e di un progetto divino in seguito a tale identità: in pratica, leggere in pubblico la Bibbia o il Catechismo della Chiesa Cattolica avrebbe potuto portare in galera. Potrà sembrare assurdo, ma in Svezia è già accaduto.