Care amiche, cari amici,
la domenica successiva alla Pasqua è una grande festa liturgica, voluta dal beato Giovanni Paolo II nel 2000 per celebrare la Divina Misericordia in coincidenza con la proclamazione della santità di Santa Faustina Kowalska (1905-1938), la giovane suora polacca “segretaria della Divina Misericordia”.
Questa festa è il segno di ciò di cui il mondo ha maggiormente bisogno oggi. Un mondo che si è molto allontanato da Dio lungo un processo plurisecolare, attingendo alle sorgenti infette delle ideologie, per arrivare oggi alla “dittatura del relativismo”, come Benedetto XVI ha descritto l’epoca attuale.
Uscito senza altre speranze dall’ubriacatura delle ideologie (1789-1989), il mondo ha bisogno della misericordia come indispensabile medicina per ritrovare la pace, con la verità e con il bene che aveva abbandonati. Ma la pace di cui ha bisogno il nostro tempo non è soltanto l’assenza delle guerre, e non è neppure solo l’ordine sociale, che peraltro è necessario. La pace primaria indispensabile per ottenere la cessazione dei conflitti e per poter assistere alla restaurazione dell’ordine nella vita sociale nasce nel cuore degli uomini e può venire soltanto dalla conversione a Dio.