Invicta Legio

Santiago Posteguillo – L’epopea di Scipione l’Africano

E’ il secondo dei romanzi della trilogia dedicata a Publio Cornelio Scipione, il condottiero passato alla storia con l’appellativo de: l’Africano, per avere avuto l’audacia di portare la guerra in Africa e lì sconfiggere – nella sua stessa patria – il più pericoloso avversario che Roma abbia mai avuto: Annibale. Sullo sfondo delle guerre puniche, il romanziere spagnolo ripercorre la vita del grande generale romano e del riscatto che, grazie a lui, ebbero a guadagnarsi le cosiddette “legioni maledette”: la quinta e la sesta. O meglio: i resti di quelle legioni che erano state vergognosamente messe in fuga a Canne, in una delle poche battaglie che ancora oggi vengono studiate nelle accademie militari come raro esempio di annientamento totale dell’avversario…

La storia di Kullervo

J.R.R. Tolkien – il deforme eroe del “Kalevala” alle radici della Terra di Mezzo

«Kullervo figlio di Kalervo è forse il meno piacevole degli eroi di Tolkien: rozzo, lunatico, scontroso e vendicativo, oltre che fisicamente poco attraente. Eppure questi elementi conferiscono maggiore realismo al personaggio, rendendolo per assurdo seducente, nonostante tutti i difetti o, forse, proprio in virtù di essi». È così che la curatrice Verlyn Flieger, statunitense, una delle massime esperte del tema, introduce La storia di Kullervo di J.R.R. Tolkien (1892-1973), un racconto e alcuni saggi critici sull’epica che sono l’ennesima perla ritrovata nella miniera di bozze e inediti dello scrittore e filologo inglese che Bompiani pubblica in italiano nella traduzione di Luca Manini…

Nebbia di piombo. Un’indagine nella Milano degli anni Settanta

Ci sono tutti gli elementi della Milano degli anni Settanta: la violenza politica e il terrorismo, certamente, a anche quel file rouge che accompagna il lettore e lo conduce vent’anni più avanti, a dopo la caduta del Muro di Berlino, quando finisce l’epoca delle ideologie, quando finisce anche la “Milano da bere” degli anni Ottanta e si entra nell’epoca attuale, dominata dalla dittatura del relativismo, dove ogni cosa diventa possibile perché “Dio è morto”, come cantavano i Nomadi.

Il Destino del Fuco

Il genere letterario della narrativa ha indubbiamente un ruolo di primo piano all’interno della “battaglia culturale” in favore del vero, del buono e del bello. Questo vale ancora di più in un contesto, come quello della cosiddetta modernità connotata dal pensiero debole relativista, in cui è sempre più difficile affrontare tematiche di oggettiva complessità con i soli strumenti del ragionamento e dell’argomentazione filosofica o scientifica, tipici della conferenza così come della monografia tematica specializzata.

Il Nemico

Infiltrarsi nella setta segreta del Presidente dell’Europa e provocare la sua conversione per evitare che diventi l’Anticristo. È questo l’obiettivo impossibile di padre Elia, un frate carmelitano in missione segreta per il Vaticano, ebreo convertito, sopravvissuto ai campi di concentramento nazista, già potente uomo politico del governo israeliano e da vent’anni nascosto in una clausura volontaria nel monastero del Monte di Elia.