Il potere dei senza potere

Una ribellione nata dall’arresto di una band rock, folli corse su una vecchia Saab per sfuggire dalla polizia di regime, un pic nic segreto sulle montagne dove radunarsi e incontrarsi, pattuglie intere di poliziotti con l’unico scopo di vigilare ossessivamente giorno e notte le case dei possibili “dissidenti”; e poi il carcere che diventa luogo di incontro, dove nella stessa sezione si sarebbero ritrovati il futuro vescovo, il futuro presidente, un ministro degli esteri e un senatore. E’ il trailer di uno dei prossimi film d’azione con Tom Cruise? No, sono alcuni degli episodi che contraddistinguono l’incredibile esperienza dell’associazione dissidente Charta 77 (dal nome del documento redatto nel 1977), la più importante iniziativa del dissenso nella Cecoslovacchia oppressa sotto il potere del’URSS comunista.

Protagonista assoluto di questa battaglia culturale è Vaclav Havel, uno dei leader del dissenso centroeuropeo (attivo in Charta 77 e VONS ossia il comitato degli ingiustamente perseguitati), drammaturgo e autore di testi teatrali e di opere di riflessione politico-filosofica.