Dal banditismo al brigantaggio. La resistenza allo Stato moderno nel Mezzogiorno d’Italia

Se al Nord esiste una Questione settentrionale che rende difficile il rapporto dei cittadini con la struttura statale, al Sud si verifica un problema analogo con motivazioni diverse. Non è la burocrazia o l’inefficienza, e neppure l’invadenza arrogante dello Stato che tanto fanno soffrire il cittadino medio che abita nel Nord del Paese, ma è proprio la storia di come si è sviluppata l’unificazione nazionale a determinare una sorta di rancore profondo, che è penetrato nella cultura e quindi nei giudizi di chi vive nel Sud, forse anche in modo inconsapevole.

Cattolici e Risorgimento

Nella presente opera, frutto di un eloquente scavo archivistico presso il Seminario di Ventimiglia, in cui il protagonista si formò, e presso altri archivi interessati, Sanguinetti estrae dalle ombre dell’oblio la figura del giornalista cattolico intransigente don Giacomo Margotti (1823-87), fondatore del quotidiano torinese L’Unità Cattolica (1863), protagonista nel XIX secolo di polemiche infuocate, estromesso inopinatamente nel XX dalla memoria collettiva dell’Italia e del mondo cattolico. Suo fu il motto “né eletti, né elettori” che sostanziò la strategia del non expedit fino al 1904, quando S. Pio X (1903-14) sciolse l’Opera dei Congressi a favore di nuove modalità d’apostolato.

Luigi Gedda e il movimento cattolico in Italia

Luigi Gedda (1902-2000) ha attraversato il XX secolo. Da protagonista fino agli anni Sessanta, da «emarginato » nei successivi quarant’anni. La guida dei Comitati Civici nelle elezioni del 18 aprile 1948 (uno scontro di civiltà che segna la nascita dell’Italia moderna), il presidente dell’Azione Cattolica dal 1952 al 1959, considerato « onnipotente » per la sua vicinanza a Pio XII, viene negli anni successivi messo in un angolo e su di lui si scaricano il livore storiografico e un’acredine tanto amara quanto persistente nel tempo. Ma lui non si ribella e neppure si lascia disorientare. Accetta con grande umiltà il suo nuovo ruolo, continua a svolgere la sua professione medica, e soprattutto continua a guidare l’amata Società operaia, l’associazione fondata durante la Seconda guerra mondiale per la santificazione dei propri membri.