Newsletter n° 81 – L’incredibile caso della firma con riserva di Ambrosoli in Lombardia


Riceviamo dall’amico Fabio Luoni  (già presidente del Movimento per la Vita Ambrosiano) e volentieri invitiamo i nostri amici a leggere questa nota sul caso della “firma con riserva” accaduto nei giorni scorsi in Lombardia durante la campagna elettorale

 Marco Invernizzi

Fin da tempi lontani la firma è il modo più diretto e chiaro con cui chi la pone sancisce la condivisione dei contenuti sul documento stesso. Dire “ci metto la firma” è anche un modo di dire che rafforza l’idea di condividere un contenuto, un gesto … In Lombardia in questa campagna elettorale accade invece qualcosa di strano: come da molti anni, il Forum delle Associazioni Familiari della Lombardia propone all’attenzione dei candidati al consiglio regionale e alla presidenza della regione un documento con le priorità d’azione per la futura guida della regione.

Al centro del documento, in estrema sintesi, sono le politiche che hanno come riferimento i valori non negoziabili (vita, famiglia, libertà di educazione). Il candidato del Centrodestra Roberto Maroni ha sottoscritto tale documento, segnando una continuità di intenzioni con la giunta uscente di centrodestra di Formigoni che in questi anni ha prodotto alcuni dei migliori esempi di provvedimenti a sostegno di questi valori come, il Buono scuola all’interno della Dote scuola (concreto sostengo alla libertà di educazione delle famiglie), il fondo Nasko (concreto sostegno ai Centri di Aiuto alla Vita che si occupano di prevenzione dell’aborto) e l’avvio del fattore famiglia. Pochi giorni dopo, il presidente del Forum Lombardo sottopone il documento anche al candidato di centrosinistra Ambrosoli: il candidato, come riporta ad esempio un articolo di “Avvenire”, firma ma “con riserva”.