Newsletter n° 85 – I Principi non negoziabili dopo le elezioni

 

Care amiche, cari amici

Per una valutazione seria del risultato elettorale bisogna ragionare sui numeri prima che sulle percentuali. Poi con calma sarà possibile dare delle valutazioni adeguate.

Intanto bisogna prendere atto che il Pdl ha perso oltre sei milioni di voti e la Lega ha avuto la metà dei voti ottenuti nel 2008, passando da circa tre milioni di voti a meno della metà. Se la destra piange (nonostante l’incredibile recupero grazie alla campagna elettorale di Silvio Berlusconi), la sinistra ha poco da ridere. Dei 12,5 milioni che aveva nel 2008, il Pd ne ha persi quasi quattro. Ha guadagnato qualcosa alla sua sinistra il partito di Vendola, Sel, superando il milione di voti, ma l’unico vero vincitore di queste elezioni è il partito di Beppe Grillo, che ha avuto 8,5 milioni di voti, 109 deputati e 54 senatori.

Renato Mannheimer ha ricordato sul Corriere della Sera che sono 16 milioni gli elettori che si sono spostati in queste elezioni.

Massimo Introvigne

La libertà religiosa nella Dignitatis Humanae e nel Magistero successivo

Lo scorso 22 Febbraio a Milano si è tenuto, nell’ambito della serie d’incontri dal titolo “Rottura o continuità?”  dedicati al Concilio Vaticano II, quello relativo alla questione della libertà religiosa nella Dignitatis Humanae e nel Magistero successivo, presieduto da Massimo Introvigne, sociologo delle religioni e fondatore del CESNUR (Centro studi sulle nuove religioni). Il tema…

Newsletter n° 84 – Elezioni 2013

 

Care amiche, cari amici

Vi alleghiamo il consueto lavoro di analisi preelettorale che anche questa volta l’associazione Nuove Onde ha preparato in vista delle elezioni politiche e regionali di domenica e lunedì prossimi (clicca qui). Questa analisi permette di ricavare utili informazioni sul comportamento tenuto dai partiti sui principi non negoziabili  e su quanto contenuto nei loro programmi sempre relativamente a diritto alla vita, centralità della famiglia e libertà di educazione.

Come potete vedere, il panorama è sconfortante e l’offerta politica di quelle coalizioni che possono ambire al governo del Paese non lascia sperare niente di buono per il futuro. Ma, come sempre, c’è un meno peggio a cui aggrapparsi, senza peraltro farsi troppe illusioni. Se le elezioni verranno vinte dal centrosinistra le leggi contro i principi non negoziabili saranno approvate velocemente dal Parlamento e l’Italia si allineerà agli altri Paesi occidentali. Altrimenti, l’Italia resisterà un poco di più, come ha fatto dal 1994 a oggi.