In seguito alle dimissioni di Benedetto XVI, per la Santa Sede è stato possibile completare delle visite ad limina Petri previste nel mese di febbraio soltanto quelle degli episcopati di Liguria e Lombardia.
Il 16 febbraio i vescovi lombardi hanno quindi avuto il privilegio di essere gli ultimi ad essere ascoltati da Benedetto XVI. Erano presenti il card. Angelo Scola, arcivescovo di Milano, e il suo predecessore, oggi amministratore apostolico della diocesi di Vigevano, card. Dionigi Tettamanzi. Nel corso delle discussioni con le congregazioni romane, le diocesi della Lombardia hanno avviato alcune cause di beatificazione.
ra di esse, spiccano per fama quelle di don Primo Mazzolari (1890-1959), prete cremonese che partecipò alla Resistenza e fu molto presente nella vita pubblica italiana nel secondo dopoguerra, di Teresio Olivelli (1916-45), capo delle Fiamme verdi, martirizzato dai nazisti, e di frate Ettore Boschini (1928-2004), il celebre “fratel Ettore” che, accanto a molte iniziative di preghiera e di testimonianza pubblica della fede, in particolare legate alla devozione verso la Madonna di Fatima, è rimasto nel cuore dei milanesi per l’amore con cui soccorreva i barboni di Milano, ospitandoli, pulendoli e curandoli nel suo rifugio presso la Stazione Centrale di Milano dedicata al Cuore Immacolato di Maria. L’arcidiocesi ambrosiana promuove anche le cause di Carlo Acutis (1991-2006), novello Domenico Savio, e di Jean Thierry Ebogo (1982-2005), un carmelitano africano che fu novizio nel santuario di Concesa.
Come ha sottolineato il card. Angelo Scola, nel corso dell’udienza il Papa ha ammonito: “Le diocesi lombarde devono essere una luce per tutti”. Ha persino utilizzato l’espressione, molto forte, di “cuore credente d’Europa”, quasi la nostra regione, che nei secoli ha dato tante figure di grande rilevanza nel Cattolicesimo italiano ed europeo (basti pensare a S. Carlo Borromeo), avesse una missione speciale. Una missione esercitabile solo nella continuità col proprio passato, ma anche con un presente che si rivela ugualmente ricco.
Giusto sabato 2 marzo il card. Scola ordinerà vescovo in Duomo mons. Adelio Dell’Oro, altro grande frutto della scuola di don Luigi Giussani. Mons. Dell’Oro è stato per anni missionario in Kazakhstan, dove ha anche insegnato (2007-09) nel Seminario Vescovile di Karaganda, la diocesi di mons. Athanasius Schneider. In questi ultimi anni era rientrato in Italia, a Cambiago, e ricopriva l’incarico di assistente diocesano di Comunione e Liberazione.