Riportiamo il comunicato stampa di “Si alla famiglia” del 26 giugno, in merito alla risposta parlamentare alla piazza del 20 giugno.
Roma, 26 giugno 2015
Comunicato Stampa di “Si alla famiglia”
“La prima sconcertante risposta che il Parlamento dà al milione di persone riunite a piazza S. Giovanni il 20 giugno è l’inserimento nel ddl sulla scuola di una norma – quella dell’articolo 3 punto 16 del maxiemendamento del governo – che si presta ad aperture pericolose sul gender negli istituti scolastici. Tanto disprezzo per le preoccupazioni espresse dal popolo delle famiglie è appena temperata dalle assicurazioni del ministro Giannini, peraltro in linea con l’ordine del giorno Roccella approvato alla Camera qualche settimana fa, ma rimasto ancora senza seguito da parte del Miur.” È quanto osserva Massimo Introvigne, presidente del Comitato Sì alla Famiglia; il quale aggiunge che “va dato atto alla chiarezza di posizioni di chi – proprio a seguito di tale inserimento – ha votato contro il ddl, ma anche all’impegno speso da un gruppo di senatori di Ap che hanno ottenuto l’impegno del ministro, dopo averla incontrata. Meglio sarebbe stato un testo di legge più chiaro, sia perché le norme talora durano più a lungo dell’incarico di ministro sia perché funzionari del Miur sottolineano ai media che l’ideologia del gender non esiste nelle scuole italiane: come se finora non ci fossero stati tanti abusi e tante imposizioni. La riprova della volontà del ministro di rispettare finalmente la parola data sarà la pronta elaborazione di una circolare esplicativa da diffondere il giorno stesso della definitiva approvazione del ddl scuola. La riprova che le istanze così chiaramente espresse il 20 giugno stanno avendo un seguito sarà la più ferma opposizione al ddl Cirinnà da parte di tutti i parlamentari che hanno apprezzato la manifestazione. Senza cedimenti o mediazioni da presa in giro.”
Redazione Comunità Ambrosiana