Pubblichiamo il comunicato stampa del “Comitato Difendiamo i nostri figli” sulla riforma della scuola.
DOPO LA BUONA SCUOLA SERVE UN DECRETO LEGGE CHE FERMI IL GENDER E FORMALIZZI IL CONSENSO INFORMATO DEI GENITORI PER OGNI SINGOLA INIZIATIVA CURRICOLARE O EXTRACURRICOLARE. LE FAMIGLIE CONTINUERANNO A VIGILARE.
Come “comitato difendiamo i nostri figli” riteniamo la pubblicazione della circolare del Miur n. 4321 del 6 luglio 2015 un primo, sia pur timido passo, nella giusta direzione perché riafferma la necessità della previa concertazione e del consenso dei genitori per tutte le attività educative e scolastiche. Ringraziamo particolarmente i parlamentari che si sono battuti insieme a noi per questo primo risultato noi ma non possiamo trascurare l’esigenza di una maggiore chiarezza e di una forma giuridica più stabile. In particolare riteniamo assai pericoloso il riferimento della norma sulla buona scuola al “Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere”, che al punto 5.2. prevede che “Obiettivo prioritario deve essere quello di educare (…) nel rispetto dell’identità di genere, (…), dell’orientamento sessuale, (…) sia mediante l’inserimento di un approccio di genere nella pratica educativa e didattica”. Con il che il gender, prima di uscire dalla finestra del ddl “buona scuola”, è già entrato dalla porta col “Piano d’azione”, e riguarda proprio l’attività curriculare! Per questo il Comitato annuncia che le famiglie sul territorio vigileranno attentamente a che l’ideologia di gender non sia propinata ai loro figli mediante questi artifizi regolamentari. Dal Governo si attende che, in coerenza con la circolare il ministro Giannini chiarisca prima del voto definitivo al DDL sulla “Buona Scuola” che tutto ciò che attiene all’attività scolastica, curriculare o extra, derivante dal ddl “buona scuola” o dal “Piano” appena citato, passi dall’espresso consenso dei genitori e permetta la facoltà di astensione dalla frequenza; Chiede inoltre che il contenuto dell’Ordine del Giorno Roccella al DL “Buona Scuola” sia recepito nel primo provvedimento legislativo utile , o altrimenti in un decreto legge urgente così che le famiglie, prima dell’inizio dell’anno scolastico, possano contare su una norma primaria che riconosce e garantisce loro una pinea e corretta informazione e una condivisione dei contenuti educativi, restituendo loro un pieno e autentico consenso informato.
Redazione Comunità Ambrosiana