Family day/Gandolfini: grande partecipazione agli incontri del Comitato famiglie per il No
Roma, 21-12-2015 (l.c.). «Emozione e soddisfazione» esprime il sociologo torinese Massimo Introvigne, presidente dei Comitati Sì alla famiglia e vice-responsabile nazionale di Alleanza Cattolica, dopo il referendum sloveno che con il 63% dei voti ha detto no all’entrata in vigore della legge che avrebbe introdotto i matrimoni e le adozioni gay. «Il governo, gran parte del mondo del business e la maggioranza dei media – spiega Introvigne – erano a favore del matrimonio e delle adozioni omosessuali. La Slovenia ci ha però insegnato che il popolo delle famiglie può sconfiggere i poteri forti e rifiutare quella che il Papa chiama colonizzazione ideologica». «Anche in Slovenia – prosegue il sociologo – i difensori della famiglia sono riusciti a far comprendere che è impossibile un matrimonio gay senza adozioni, perché una volta introdotto il matrimonio le adozioni sarebbero comunque imposte dai giudici europei sulla base di una giurisprudenza ormai consolidata, e che sono impossibili le adozioni senza aprire le porte all’odiosa pratica dell’utero in affitto». Il presidente di Sì alla famiglia conclude che «in Italia la situazione è analoga. Governo, lobby e media vogliono imporre le adozioni omosessuali, cui i sondaggi mostrano che oltre l’ottanta per cento degli italiani è contrario, e aprire all’utero in affitto, sostenuto solo da sparute minoranze. La lezione slovena mostra che il popolo delle famiglie può sconfiggere le lobby».
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Redazione Comunità Ambrosiana
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