Cristina Cappellini: famiglia e tradizione

​​Abbiamo incontrato Cristina Cappellini Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombadia. L’assessore Cappellini si sta muovendo su molti fronti cercando di valorizzare l’immenso patrimonio culturale lombardo. L’abbonamento Musei, OperaLombardia, la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale e i siti UNESCO, sono solo alcuni esempi. Cristina Cappellini è anche tra i protagonisti della battaglia a…

Chi sono i pasdaran?

Così l’Espresso definisce i politici, in particolare l’assessore Cristina Cappellini della giunta della regione Lombardia. L’assessore alla cultura parteciperà con il Gonfalone della Regione al nuovo appuntamento del mondo pro-family a Roma il prossimo 30 gennaio, continuando un percorso iniziato con la proposta di istituzione della giornata della famiglia naturale a firma del consigliere Massimiliano Romeo e con l’organizzazione del convegno “Difendere la famiglia per difendere la comunità” il 17 gennaio 2015. Per chi non lo ricordasse furono scritti 19.000 articoli nel mondo (senza contare le quasi 100 testate presenti all’evento) e a parte due o tre testate nessuna era a favore. Il 17 gennaio il mondo delle Sentinelle in piedi, dell’associazionismo cattolico e non, trovarono un interlocutore istituzionale che sposò la loro richiesta di rappresentanza in un mondo politico che sembrava aver definito come ineluttabile il disegno di legge Scalfarotto e le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Quel convegno ruppe gli equilibri: una importante regione d’Europa, la cui capitale da lì a pochi mesi sarebbe diventata il centro del mondo con Expo, si schierava con la famiglia naturale.

Dal quel 17 gennaio è passato un anno e le truppe del “politicamente corretto” sembrano impantanate nel tentativo di far approvare il ddl Cirinnà. Ogni giorno che passa gli ostacoli sembrano crescere, non ultimo la sua presunta incostituzionalità…

Omaggio ai Re dei Re

Melegnano, a sud di Milano, freddo e condomìni uno in fila all’altro. Non si vede nulla, la nebbia da qualche giorno avvolge le terre ambrosiane come non succedeva da molto tempo. Improvvisamente un’esplosione di luci. Cerchi di capire e vedi una villetta dove tutto è stato addobbato a festa, luci ovunque, gli alberi sono ricoperti di luci, pupazzi di neve colorati spuntano tra giochi di colori. In mezzo al giardino Babbo Natale con le renne e le slitte, un pochino più piccolo dell’originale. Dopo lo stupore iniziale si inizia ad osservare i particolari, nulla è lasciato al caso, anche i riverberi sono studiati, dai rami spuntano “frutti“, piccole palle di cristallo che aiutano a diffondere la luce.

Tutto è un tripudio, la nebbia diventa la cornice ideale, rende fatato il momento.

Sulla cancellata c’è un cartello “lacasadibabbonatale.com, 450.414 luci installate“, un lavoraccio…

La fine dell’epoca moderna – il potere

Scritti negli anni ’50 del secolo passato, i due saggi “la fine dell’epoca moderna” e “il potere”, raccolti dalla casa editrice in un unico volume, raccolgono le riflessioni dell’autore sulla modernità come paradigma culturale e sulla sua crisi, evidente dopo Hiroshima, ma che avrà la sua ratifica ufficiale con la caduta del muro di Berlino, nel 1989.

Il concetto di modernità ha le sue origini dalla rottura che l’uomo compie durante il Rinascimento con l’immagine che l’uomo aveva del mondo fino al Medioevo. Fino ad allora l’uomo viveva in uno stato di unità armonico e ordinato alla causa prima, Dio. L’uomo si sente nella realtà, nella natura creata di cui ha scoperto il senso con l’incarnazione del Cristo. Il suo agire teneva conto dell’immagine unitaria del mondo, ne doveva essere coerente.

Con la Rinascenza l’uomo si pone di fronte alla natura, trasferendo il centro esistenziale dalla causa prima, Dio, al proprio io rompendo l’unità esistenziale dell’uomo medioevale. Questo passaggio rivoluziona in maniera radicale l’immagine che l’uomo ha del mondo. L’io diventa la norma di riferimento che ha come suo contro-altare la natura, ancora troppo “grande” per l’uomo rinascimentale e quindi essa stessa normativa…

Ascesi di comunione

In Ascesi di Comunione, Don Divo Barsotti, propone un itinerario di ricostruzione spirituale partendo dai principi e fondamenti.

L’uomo è stato creato in relazione con tre elementi: Dio, il suo creatore dal quale dovrà tornare, gli altri uomini e il creato. Queste tre relazioni fondanti entrano in crisi con la caduta nel peccato originale. Non soltanto l’uomo si rende colpevole “soggettivamente” nei confronti di Dio, ma rovina anche il suo modo di stare al mondo, con il suo prossimo e con l’ambiente in cui vive.

Divo Barsotti propone dunque un percorso di ricostruzione per riconquistare l’unità primordiale.

Restaurando queste tre relazioni sotto l’azione della grazia dello Spirito, l’uomo recupera il senso autentico della propria identità. Una vera e propria ascesi che presuppone la grazia…