Care amiche, cari amici
intanto un grande ringraziamento a tutti coloro che lunedì scorso hanno affollato, oltre ogni aspettativa, la “Sala degli stendardi” della chiesa di San Gottardo per la conferenza su Medjugorje e il Catechismo. Mi scuso per il disagio che avete patito dovuto alla sala troppo piccola, ma sinceramente non aspettavamo così tante persone.
Questo significa che il richiamo mariano è grande e che attorno a Medjugorje si sta formando un autentico movimento popolare. L’idea quindi di favorire la penetrazione e la conoscenza del Catechismo della Chiesa Cattolica sembra un’idea importante e valida soprattutto se rivolta a coloro che ritornano alla fede, attraverso il pellegrinaggio a Medjugorje o in qualsiasi altro modo.
Il ritorno alla fede da parte di chi la ha perduta, infatti, o anche l’accettazione del dono della fede per la prima volta, magari dopo un battesimo ricevuto da neonati per consuetudine familiare o sociale, sono temi strettamente collegati alle apparizioni di Medjugorje, così come sono temi particolarmente cari alla nuova evangelizzazione.
Di quest’ultima vorrei parlarvi nelle prossime settimane. Essa è stata centrale nei pontificati recenti, dal ven. Paolo VI a quello del beato Giovanni Paolo II fino all’ultimo del Papa emerito Benedetto XVI. Possiamo pensare che rimarrà centrale anche nel prossimo pontificato, perché è il problema della Chiesa, almeno in Occidente, dove un mondo storico è arrivato al capolinea e un altro sta nascendo dalle ceneri di quest’ultimo. La presenza della Chiesa, più o meno significativa, all’interno del mondo che nascerà sulle rovine della modernità dipende appunto dal buon esito della nuova evangelizzazione e dall’esito della tremenda battaglia sulle ceneri del mondo che finisce tra le diverse forze del male impegnate contro la Chiesa cattolica. Credo anche che le apparizioni di Medjugorje siano un momento di grande importanza all’interno della nuova evangelizzazione perché non esiste nessun altro fenomeno di conversione paragonabile a quello che sta avvenendo nella piccola cittadina dell’Erzegovina. Ecco allora che cercheremo di approfondire questi temi, legando le apparizioni mariane, intese come forme di direzione spirituale ai fedeli in un determinato tempo storico, al Catechismo ed entrambi al servizio dell’azione missionaria della Chiesa, che nell’epoca postmoderna si chiama appunto nuova evangelizzazione.
Marco Invernizzi