A Cantù, lo scorso lunedì 7 ottobre, presso il Salone dei Convegni di Piazza Marconi, oltre 120 persone hanno partecipato alla serata dal tema: “Cosa succede in Parlamento. La famiglia tra realtà e nuova legislazione“.
Sotto forma di dibattito, l’incontro, organizzato da Alleanza Cattolica e da un gruppo di canturini, che per l’occasione si sono riuniti sotto la sigla “Amici del Bene Comune”, ha cercato di dare voce ai motivati timori che la legge anti-omofobia, approvata alla Camera dei Deputati, comporti una restrizione della libertà di espressione e che sia solo il primo passo verso il riconoscimento civile delle unioni omosessuali.
Sono stati invitati a parlarne, partendo da una visione cristiana fedele alla dottrina sociale della Chiesa, il dott. Marco Invernizzi, responsabile regionale di Alleanza Cattolica, e i parlamentari vicini alla città, ossia l’on. Antonio Palmieri del Popolo della Libertà, l’on. Chiara Braga del Partito Democratico e l’on. Nicola Molteni della Lega Nord.
L’evento è stato pubblicizzato nelle parrocchie del territorio e sui quotidiani locali, ed è stato anche videoregistrato.
Dopo una breve presentazione di Gabriele Maspero, di Alleanza cattolica, e del saluto ai presenti del vicesindaco di Cantù, Francesco Pavesi, la parola viene ceduta ai relatori invitati per l’occasione.
Il primo a prendere la parola è Marco Invernizzi. Inizia presentando i 5 punti fermi del Manifesto di Alleanza Cattolica riguardo la contrarietà alla legge anti-omofobia e alle unioni civili omosessuali, inserendolo in un discorso più ampio con un excursus storico sull’ideologia di genere e sui movimenti gay, che hanno di fatto, sottoforma di lobby, intrapreso un itinerario contro la famiglia. Chiariti i termini del confronto, ha concluso auspicando la nascita di un lavoro culturale di natura antropologica e sociale per affrontare la nuova sfida, a partire dal modello della Manif pour tous francese, ma consapevole che trattasi di un lavoro di lungo periodo.
E’ stato poi letto l’intervento dell’on. Palmieri, assente per impegni di partito. Il parlamentare si è dichiarato contrario alla legge così formulata, in comunanza con le tesi dei colleghi del PDL Roccella e Pagano, e con lo stesso Molteni.
L’on. Braga, presente all’incontro, ha invece sostenuto una posizione favorevole alla cosiddetta legge Scalfarotto. Ne ha letto e argomentato interi passaggi, affermando, che a suo avviso, se presa alla lettera, non si possa presagire in essa né un intento liberticida, grazie soprattutto all’emendamento Gitti, né una fuga in avanti per una legislazione di maggiore impatto sociale.
Il contributo dell’on. Molteni, intervenuto subito dopo la collega, si è incentrato sulle ragioni squisitamente giuridiche del “no” alla legge, raccontando le dinamiche delle modifiche legislative in Commissione Giustizia vissute in prima persona. La pregiudiziale d’incostituzionalità, l’estensione della legge Mancino, il caso dell’emendamento citato, sono stati gli argomenti utilizzati per convincere il pubblico presente in sala della pericolosità di una discriminazione al contrario.
Non sono mancati infine gli interventi del pubblico. Senza dubbio appassionati, hanno riguardato soprattutto l’aspetto educativo e formativo delle leggi, dimostrazione dell’esistenza di un interesse ad approfondire l’argomento anche attraverso tali iniziative. Molti, concluso l’incontro, dopo aver letto il “manifesto-appello” di Alleanza Cattolica, hanno aderito alla raccolta di firme promossa da La Nuova Bussola Quotidiana contro la legge anti-omofobia.
All’esterno erano presenti le forze dell’ordine per garantire che qualche “bravo”, di manzoniana memoria, non si avvicinasse per urlare che questo evento “non s’ha da fare, né domani, né mai.”