È morto uno degli amici più cari e autentici che Alleanza Cattolica ha avuto a Milano dagli Anni Ottanta, quando lo abbiamo conosciuto per la prima volta nell’ambito di una delle manifestazioni unitarie del mondo cattolico ambrosiano, volute da Franco Mangialardi, dopo la svolta del convegno ecclesiale di Loreto nel 1985.
Nando, come lo chiamavamo tutti, fu tra i primi ad accoglierci con sincera amicizia, senza critiche e con un’autentica condivisione di molti punti.
Poi venne la stagione dei centri culturali cattolici, di cui fu uno dei principali responsabili a Milano. Anche qui, la stessa amicizia e volontà di collaborazione, proprio così una collaborazione all’apostolato culturale che diventò anche amicizia personale. Ci chiamava sempre, mi mandava lunghe lettere con tanti documenti, soprattutto negli ultimi anni, quando la malattia lo aveva ferito ma mai fermato.
È stato il mio principale rammarico perché in un’epoca ormai digitale, il fatto che Nando non avesse la e-mail mi impediva di comunicare con lui con la frequenza che avrei desiderato. Lui mi scriveva e io non gli rispondevo perché ormai non riesco quasi più a scrivere con una penna in mano. Avrei dovuto telefonargli, ma lo ho fatto troppe poche volte.
Fernando Cattaneo è stato un militante cattolico ambrosiano come pochi, fedele alla sua Chiesa milanese e contemporaneamente critico, una critica piena di affetto che si percepiva, nonostante i suoi frequenti brontolii. Aveva un tratto semplice che ti conquistava, come quando tirava fuori, nel suo negozio di argenteria, un antico salame da condividere con gli amici per passare insieme l’ora del pranzo senza dimenticare le esigenze del corpo. Ma la sua semplicità non fu mai superficiale, fu invece capace di cogliere l’essenziale, il cuore dei problemi.
E’ bello spendere qualche parola anche sulla sua Bottega Storica. E’ lunga quasi cento anni la storia delle Argenterie Italiane: l’attività era stata fondata da Carlo Cattaneo nel 1919 ed era proseguita con il fratello Enrico, padre di Nando; il testimone è passato al figlio di Nando, Giovanni, che ha anche avviato il settore orologeria.
Nando aveva dato ulteriore impulso al lavoro dell’azienda di famiglia, sapendo diversificare ma nello stesso tempo tenendo alta la bandiera dello stile e della cultura argentiera italiana. La sua era una vera e propria attività artistica, che svolgeva con grande cultura, senso estetico e sensibilità. Realizzava con profonda soddisfazione anche oggetti per l’arredo sacro. Fra i più qualificati e prestigiosi lavori eseguiti segnaliamo il restauro della pala d’altare della cappella di Santa Lucia nel Duomo di Siracusa, nel 1994.
Realizzò per Alleanza Cattolica l’aquila – emblema della nostra associazione – in lastre massicce d’argento, cesellate in due parti specularmente uguali e perfettamente combacianti, quindi saldate e modellate, smaltate nella parte anteriore con i colori del nostro logo: il nero dell’aquila, il rosso del Sacro Cuore, contornato di bianco. Si tratta di un’opera di grande valore e pregio, che con orgoglio e riconoscenza poniamo sempre sul tavolo dei relatori in occasione dei nostri convegni più prestigiosi (vedere foto). L’immagine di quest’opera, nelle sue varie fasi di lavorazione, è stata inserita anche nel volume “I Cattaneo”, pubblicato per raccontare la storia di questa Bottega Storica di Milano, che ha ottenuto attestati di riconoscimento ufficiali.
Nando Cattaneo: imprenditore, artista, infaticabile apostolo, amico di Alleanza Cattolica.