Al termine di una legislatura che sarà ricordata per la massima concentrazione di atti ostili alla famiglia e alla vita, il disegno di legge sulle “disposizioni anticipate di trattamento” è diventato legge dello Stato italiano. Si tratta di una norma che impone al medico le
disposizioni del paziente, compromettendo quell’”alleanza terapeutica” che sta alla base dell’esercizio della professione. Introduce il principio della disponibilità della vita, violando quello della libertà di coscienza, negando al medico l’esercizio dell’obiezione. Questa legge, che non vieta esplicitamente l’eutanasia, apre invece all’abbandono terapeutico e alla legalizzazione dell’eutanasia omissiva, associando arbitrariamente il concetto di terapia alle funzioni vitali della nutrizione e dell’idratazione. Introduce infine l’esenzione dalla
responsabilità civile e penale del medico, così di fatto permettendo l’omicidio del consenziente.
Il Forum delle Associazioni Familiari di Milano denuncia questo nuovo, ennesimo, attentato alla vita, ricordando che i disegni di legge iniqui possono anche diventare leggi dello Stato, senza però che questo produca rassegnazione o – peggio ancora – indifferenza
delle coscienze di fronte allo scempio che viene fatto del bene della nazione.
Come ha ricordato settimana scorsa l’Arcivescovo di Milano mons. Delpini nel tradizionale discorso rivolto alla città, le istituzioni sono fondamentali per il bene comune e vanno rispettate ed aiutate dai cittadini. In questa affermazione leggiamo che sia compreso anche
l’aiuto a farle cambiare, nel rispetto delle leggi e del metodo democratico, affinchè le istituzioni possano essere, sempre e comunque, al servizio del bene comune e non di una parte ideologica della nazione, come avvenuto in questa tragica circostanza.
FORUM MILANESE DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI
(il Presidente Enrico Chiesura)
Milano, 14 dicembre 2017