Milano 6 anni dopo.

L’articolo nel quale il sito Vatican Insider pronostica l’attuale vicario generale, mons. Mario Delpini, come futuro arcivescovo di Milano ricorda a tutti che, entro la fine del mese, si conoscerà il nome del successore del card. Angelo Scola sulla cattedra di Ambrogio e Carlo. Del resto, era stato così anche nel 2011: il trasferimento del card. Scola da Venezia a Milano era stato ufficializzato il 28 giugno e tanti ricordano ancora dov’erano e cosa facevano quel mezzogiorno.

Lievito nella pasta.

Mons. Michele Di Tolve, rettore maggiore del Seminario di Venegono Inferiore, cita Papa Francesco (“Le nostre congregazioni non sono nate per essere la massa, ma un po’ di sale e un po’ di lievito, che avrebbero dato il proprio contributo perché la massa crescesse”) di fronte all’ordinazione di solo 9 candidati al sacerdozio (il decimo si è ritirato poche settimane prima). Il fatto che l’anno prossimo pare si risalga a 24 diaconi transeunti non elimina lo choc creato dal numero di sabato 10 giugno, il più basso nella Storia dell’arcidiocesi di Milano dal 1918. All’epoca si veniva dalla Prima guerra mondiale, con i chierici sparpagliati nelle trincee!

Le radici e la speranza dell’Europa.

di Michele Brambilla La sera del 31 maggio l’arcivescovo di Milano, card. Angelo Scola, affronta in un pubblico dibattito, presso la Fondazione Corriere della Sera, tutti gli elementi più cari alla sua predicazione, la secolarizzazione, il rapporto con l’Islam e il futuro dell’Europa, presentando la sua ultima fatica letteraria, Post-cristianesimo? Il malessere e la speranza…