Di nuovo sul campo. Clero e Caritas servano la nuova evangelizzazione


La prima settimana dopo la conclusione del Sinodo sulla nuova evangelizzazione è stata per il card. Angelo Scola carica di impegni, come le solennità dei Santi e dei Defunti.   

Momento eminente in cui condensare i tanti stimoli è il pontificale per la solennità del compatrono (4 novembre), quel S. Carlo Borromeo che ancorò saldamente Milano alle riforme tridentine, riguadagnandola all’ortodossia ed alla disciplina. Presenti in gran numero fedeli e consacrati, l’arcivescovo Scola ha connesso il lascito carolino agli imperativi evangelizzatori della recente assise ecclesiale.

“Vi racconto il Sinodo”


Il Sinodo sulla nuova evangelizzazione ha radunato dal 7 al 28 ottobre 2012 la cifra più alta (262) di vescovi presenti a questa riunione periodica, convocata a partire dal Concilio Vaticano II (1962-65). E’ stato un momento importante di riflessione, soprattutto per i vescovi europei, sulle modalità con cui si può rilanciare il progetto di nuova evangelizzazione di questo Occidente immemore delle proprie radici cristiane. A coronamento dell’assise, Papa Benedetto XVI ha convocato un nuovo concistoro, in cui imporrà la berretta cardinalizia a 6 vescovi, tutti di regioni (Medio Oriente, India, Nigeria) in cui i cattolici soffrono gravi persecuzioni.

Di fronte alla santità ambrosiana


Domenica 30 settembre, nel pieno dei festeggiamenti per l’inizio dell’anno oratoriano, il card. Angelo Scola si è recato nella basilica di S. Martino a Magenta, in occasione del 90° anniversario del Battesimo e della nascita di S. Gianna Beretta Molla (1922). Nella commemorazione il Battesimo precede la nascita biologica, perchè, come l’arcivescovo sottolinea con forza, “Il Battesimo è la compiuta nascita. (…) La nascita non è compiuta all’interno della biologia, finché non si fa largo la vera origine del nostro io”, che è la chiamata alla vita da parte di Dio.

Scola: e se i cattolici non fossero nel “contenitore” politico giusto?


Nelle settimane centrali di settembre la vicenda del registro milanese delle coppie di fatto ha subito un’accelerazione impressionante.

Il 18 settembre, giorno in cui la Chiesa ricorda S. Giuseppe da Copertino (1603-63), testimone eccezionale di purezza, il registro delle unioni civili è entrato formalmente in vigore e si è assistito ad un capannello gay-vip, compiaciuto, inneggiante al vero e proprio matrimonio tra persone dello stesso sesso.