Il funerale ai tempi della cremazione "facile".

In attesa di conoscere il nome del nuovo arcivescovo, il clero discute del direttorio diocesano che, dal 23 giugno (ma pubblicato una settimana dopo), regola la celebrazione delle esequie. Esso tocca infatti direttamente un problema che si sta evidenziando in tutte le parrocchie ambrosiane, la crescita esponenziale delle cremazioni, spesso giustificate con ragioni economiche o con motivazioni di spazio.

Milano 6 anni dopo.

L’articolo nel quale il sito Vatican Insider pronostica l’attuale vicario generale, mons. Mario Delpini, come futuro arcivescovo di Milano ricorda a tutti che, entro la fine del mese, si conoscerà il nome del successore del card. Angelo Scola sulla cattedra di Ambrogio e Carlo. Del resto, era stato così anche nel 2011: il trasferimento del card. Scola da Venezia a Milano era stato ufficializzato il 28 giugno e tanti ricordano ancora dov’erano e cosa facevano quel mezzogiorno.

Lievito nella pasta.

Mons. Michele Di Tolve, rettore maggiore del Seminario di Venegono Inferiore, cita Papa Francesco (“Le nostre congregazioni non sono nate per essere la massa, ma un po’ di sale e un po’ di lievito, che avrebbero dato il proprio contributo perché la massa crescesse”) di fronte all’ordinazione di solo 9 candidati al sacerdozio (il decimo si è ritirato poche settimane prima). Il fatto che l’anno prossimo pare si risalga a 24 diaconi transeunti non elimina lo choc creato dal numero di sabato 10 giugno, il più basso nella Storia dell’arcidiocesi di Milano dal 1918. All’epoca si veniva dalla Prima guerra mondiale, con i chierici sparpagliati nelle trincee!