Capace di stare di fronte a Gesù




Milano, 17 febbraio 2013

I Domenica di Quaresima

Carissime sorelle, carissimi fratelli
in Cristo Gesù nostro Signore,

di fronte all’inaspettato ed umile gesto di rinuncia al Pontificato da parte di Benedetto XVI non sono importanti i sentimenti che, sul momento, hanno occupato il nostro cuore. Conta la limpidezza del gesto di fede e di testimonianza del nostro caro Papa. Esso si è subito imposto, a noi e a tutto il mondo.

E’ impossibile non rievocare  con speciale gratitudine il dono della Visita di Benedetto XVI alla nostra Diocesi in occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie. In quei giorni siamo stati veramente confermati nella fede dal Successore di Pietro: la sua presenza tra noi è stata il segno visibile della vicinanza di Dio al Suo popolo.

Quaresima con l’indulgenza plenaria. Una grande missione per il sacramento della Confessione

L’Anno della fede, secondo l’intenzione di Papa Benedetto XVI, serve anche a risvegliare nei fedeli la pratica sacramentale, dando loro una rinnovata consapevolezza dell’Eucaristia e della Penitenza. Il card. Angelo Scola già a settembre scriveva nella lettera pastorale Alla scoperta del Dio vicino: “rinnovo il mio richiamo ad accostarci regolarmente alla Confessione e chiedo ai…

Un ecumenismo per la nuova evangelizzazione

L’intensa giornata di domenica 20 gennaio, mentre a Rho si concludeva il ritiro associativo di Alleanza Cattolica, ha visto l’arcivescovo card. Angelo Scola presiedere sia un simposio su ecumenismo e nuova evangelizzazione, sia la celebrazione dei Vesperi ecumenici coi rappresentanti di Chiese separate. Si è infatti nella settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, nata…

Scola: le vocazioni? Frutto di una comunità educante


Le riunioni dell’arcivescovo coi decani, ovvero coi sacerdoti a capo dei decanati, i distretti in cui è suddivisa una Zona pastorale, sono da sempre tra i momenti più succosi della pastorale ordinaria dell’arcidiocesi di Milano, in cui, oltre a trasmettere delle direttive ai parroci, si aprono spazi di confidenza e dialogo spirituale.

Quella del 22 gennaio 2013 a Seveso assume un rilievo particolare, perché il card. Angelo Scola ha preso in mano tutto il dossier riguardante l’educazione alla Fede. A fronte di un enorme sforzo cartaceo, nei decenni precedenti, in tema di pastorale giovanile, l’arcivescovo ha spiegato che è richiesto semplicemente un cambiamento d’ottica, che passi dall’ansia per l’efficienza delle strutture all’attenzione verso le sfumature dell’animo del singolo. “Ora, si tratta di mettere in rilievo il soggetto evangelizzatore. Parliamo spesso di itinerari, di prospettive, di sussidi, ma non si mette in evidenza il soggetto personale e comunitario dell’evangelizzazione”.

Nuova gloria per il Triregno. Nuovo onore per Milano. Paolo VI presto beato.

Nella chiesa di S. Nicolao della Flue, parrocchia del decanato cittadino di viale Forlanini, il presbiterio è ornato da tre grandi lastre dorate, opera di Lello Scorzelli. Il trittico “simboleggia l’onore reso a Milano al primato pontificio di Paolo VI” (Le nuove chiese della diocesi di Milano 1945-1993, Vita e Pensiero, p. 207). Tre, infatti, dal XV sec. in poi, sono le corone che ornano la tiara del Papa, ad indicare i tre regni (Paradiso, terra, inferi) in cui Pietro ha il potere di legare e sciogliere (Matteo 16, 18).  

Giovanni Battista Montini (1897-1978), Papa Paolo VI (1963-78), fu amatissimo arcivescovo di Milano per 7 anni (1954-63), durante i quali compì numerose visite pastorali, protesse i boccioli dei grandi movimenti (come Comunione e Liberazione) e per la prima volta parlò della necessità di una nuova evangelizzazione dell’Occidente, avvertendo potentemente i segni della secolarizzazione. E’ rimasta memorabile la grande missione cittadina del 1957. Nacquero così gli spunti che caratterizzeranno il pontificato di Paolo  VI: missionarietà, adeguamento delle strutture ecclesiali alle nuove esigenze evangelizzatrici, confronto misericordioso, ma fermo nella dottrina, col mondo contemporaneo.

 

Papa Benedetto XVI, che nutre un grande affetto per l’antico predecessore, ha riconosciuto in dicembre le virtù eroiche di Paolo VI, che da ora in poi potrà essere chiamato venerabile. Per l’arcidiocesi di Milano è una grazia enorme, potendo contare già due arcivescovi beati nel XX sec.: Andrea Carlo Ferrari ed Ildefonso Schuster.