In un libro molto intimo e personale, scritto nel 2005, con riferimenti alla propria storia, nella modalità domanda-risposta, Giovanni Paolo II, riprendendo delle conversazioni svolte a Castel Gandolfo nel 1993 durante le quali due filosofi polacchi, Jòzef Tischner e Krzysztof Michalski, gli proposero di sviluppare un’analisi critica delle due principali dittature del Novecento, il nazismo e il comunismo, allarga la prospettiva delle questioni sollevate in quei dialoghi mostrando, attraverso un percorso storico-filosofico, l’importanza della memoria delle proprie radici, al fine di risvegliare e tener viva l’identità di un popolo e, più in generale, dell’uomo stesso.