Domenica 15 dicembre c’è stata la seconda veglia delle Sentinelle in piedi a Milano, preceduta di un giorno da Genova e Trieste, dove le Sentinelle hanno vegliato per la prima volta con grande concorso di pubblico. Le Sentinelle aumentano e aumentano le provocazioni.
Dobbiamo ricordare ancora, ma dovremo farlo tante altre volte, che le Sentinelle in piedi esprimono una protesta di singoli e di famiglie contro una legge che vuole introdurre il reato di omofobia, cioè il divieto di esprimere pubblicamente il fatto che il matrimonio in natura è quello fra un uomo e una donna.
Questo non significa discriminare gli omosessuali, né avere nei loro confronti atteggiamenti irridenti o tanto meno violenti. Essi sono persone che come tali, non per il loro orientamento sessuale, meritano rispetto. Questo insegna il Catechismo della Chiesa cattolica e questo insegna anche il buon senso, o meglio quel senso comune presente in ogni persona, per il solo fatto di essere umana.
Alle Sentinelle non aderiscono associazioni o partiti, di alcun orientamento religioso o politico, ma soltanto uomini e donne che vogliono difendere la libertà di espressione minacciata da una legge liberticida. Questo vale anche per Alleanza Cattolica. Essa ha guardato fin dall’inizio con grande simpatia all’iniziativa delle Sentinelle e suoi soci partecipano con entusiasmo alle veglie e alla loro organizzazione, ma senza alcuna pretesa di visibilità, come tutti possono notare. Così le Sentinelle hanno deciso di essere fin dall’inizio e credo che tutti coloro che hanno simpatia nei loro confronti siano tenuti a rispettare questa caratteristica originaria.
Purtroppo si sta verificando, a Milano, e non in altre città, il tentativo del movimento politico Forza Nuova di ottenere una visibilità che le Sentinelle non possono concedere a nessun gruppo o partito. Crediamo che gli aderenti a Forza nuova, se vogliono, potranno continuare a partecipare alle veglie come tutti gli altri cittadini, di qualsiasi religione o di qualsiasi ideologia politica, purché siano contrari al ddl Scalfarotto e desiderino difendere e promuovere il matrimonio fondato sul vincolo per sempre di un uomo e di una donna.
Tuttavia, ogni diverso atteggiamento che non rispettasse le caratteristiche originarie delle Sentinelle rischierebbe di compromettere la battaglia contro il disegno di legge Scalfarotto e attribuirebbe alla battaglia una impronta ideologica assolutamente lontana dallo spirito che anima le Sentinelle e che crediamo continuerà a essere la loro carta d’identità. Speriamo che tale atteggiamento possa finire al più presto, senza polemiche ma anche senza confusione.