Roma, 27-10-2015 (l.c.). Sulle polemiche dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato la trascrizione in Italia di nozze gay contratte all’estero interviene con una nota il sociologo torinese Massimo Introvigne, vice-responsabile nazionale di Alleanza Cattolica e presidente dei Comitati Sì alla famiglia. «La sentenza, per una volta, applica la legge anziché inventarla. Sottolinea l’ovvio, cioè la diversità dei sessi quale “connotazione ontologica” del rito matrimoniale. Ricorda che molti articoli del codice civile parlano della diversità di sesso in materia di matrimonio, e ritrova una costituzionalizzazione del matrimonio quale rapporto tra persone di sesso diverso in diverse sentenze della Corte Costituzionale. Evita, e lo dice, di “operare forzature” giudiziarie su un dibattito politico in corso». «Gli sgangherati attacchi personali al magistrato che ha redatto la sentenza da parte della lobby gay, conclude Introvigne, mostrano che gli inviti di certuni a rispettare la magistratura e le sentenze valgono solo quando danno loro ragione».
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