Roma,27-2-2016 (l.c.) «La Camera introduca l’obiezione di coscienza per i funzionari pubblici che si rifiuteranno di “celebrare” o registrare unioni civili tra omosessuali». Lo chiede in una nota Alleanza Cattolica, facendo riferimento al noto caso statunitense di Kim Davis e a quello europeo di Lilian Ladele. «Nel caso Ladele – spiega il sociologo torinese Massimo Introvigne, vice-responsabile nazionale di Alleanza Cattolica – una funzionaria inglese che si era rifiutata di celebrare un’unione civile fra persone dello stesso sesso – si trattava proprio di unione civile, non di matrimonio – fu licenziata. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha dichiarato legittimo il licenziamento in assenza di una norma britannica specifica che autorizzi l’obiezione di coscienza. È dunque evidente che principi elementari di libertà di coscienza e religiosa richiedono che la Camera dei Deputati introduca nella legge sulle unioni civili il diritto per i sindaci e gli altri funzionari all’obiezione di coscienza».
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