A Natale (non) siamo tutti più buoni(sti). Scola detta le regole delle prossime elezioni

L’Avvento ambrosiano ferve, ma la crisi politica del nostro Paese fa altrettanti progressi. Mentre si consumano le primarie del PD e quelle del PDL vengono (forse) archiviate, l’arcivescovo di Milano, coinvolgendo tutto il collegio dei vescovi ausiliari della metropoli, detta poche, ma lucidissime regole ad uso dei cattolici che pensassero di candidarsi alle future elezioni di primavera, che in Lombardia saranno sia nazionali che regionali.

Sono un numero esiguo, ma proprio per questo le regole targate card. Scola appaiono più incisive. Rappresentano inoltre la fuoriuscita della Curia di Milano da una fase storica in cui a parlare erano sacerdoti o monsignori con dichiarate simpatie politiche, che prevalevano su eventuali dichiarazioni più equanimi dell’arcivescovo.

Il cammino della Storia ambrosiana verso la Nuova Evangelizzazione


Il rinnovamenti della Fede di un popolo passa anche dal riacquistare consapevolezza delle proprie radici. E’ questo che il 6 novembre il card. Angelo Scola ha voluto dire citando Papa Benedetto XVI all’inizio del convegno che commemorava ufficialmente il predecessore card. Giovanni Colombo (1963-79).
“«Spetta ora a voi, eredi di un glorioso passato e di un patrimonio spirituale di inestimabile valore, impegnarvi per trasmettere alle future generazioni la fiaccola di una così luminosa tradizione. Voi ben sapete quanto sia urgente immettere nell’attuale contesto culturale il lievito evangelico». Queste parole tratte dal saluto di Benedetto XVI alla cittadinanza del 1 giugno u.s., ci consentono di ben comprendere la ragione dell’anno, che oggi si inaugura ufficialmente, in memoria del Cardinale Giovanni Colombo”.

Di fronte alla santità ambrosiana


Domenica 30 settembre, nel pieno dei festeggiamenti per l’inizio dell’anno oratoriano, il card. Angelo Scola si è recato nella basilica di S. Martino a Magenta, in occasione del 90° anniversario del Battesimo e della nascita di S. Gianna Beretta Molla (1922). Nella commemorazione il Battesimo precede la nascita biologica, perchè, come l’arcivescovo sottolinea con forza, “Il Battesimo è la compiuta nascita. (…) La nascita non è compiuta all’interno della biologia, finché non si fa largo la vera origine del nostro io”, che è la chiamata alla vita da parte di Dio.

Scola: e se i cattolici non fossero nel “contenitore” politico giusto?


Nelle settimane centrali di settembre la vicenda del registro milanese delle coppie di fatto ha subito un’accelerazione impressionante.

Il 18 settembre, giorno in cui la Chiesa ricorda S. Giuseppe da Copertino (1603-63), testimone eccezionale di purezza, il registro delle unioni civili è entrato formalmente in vigore e si è assistito ad un capannello gay-vip, compiaciuto, inneggiante al vero e proprio matrimonio tra persone dello stesso sesso.