Newsletter Aprile 2010 – Prima
Care amiche, cari amici,
tra sabato sera e domenica pomeriggio (11.12 aprile) su Canale 5 (Tv di centro-destra?) sono andati in onda rispettivamente un’intervista a un uomo “incinto” (si dice così?) con tanto di compagna/o a fianco, già genitori di altri due figli, e una lunga intervista all’on. Paola Concia, già presidente dell’Arcilesbica, parlamentare del Partito democratico, che per oltre mezz’ora ha raccontato la sua iniziazione omosessuale e la sua decisione di convolare a nozze con la sua nuova compagna tedesca (in Germania, perché nell’Italia reazionaria guidata dal capo del governo e della Tv alla quale era stata invitata non si può ancora). La cosa ancora più sorprendente era che le due interviste erano precedute o seguite da altri personaggi miracolati da padre Pio, ad attrici particolarmente affascinanti, il tutto mischiato in una totale confusione che lasciava sconcertato il povero telespettatore. E la cosa che mi ha colpito anche di più era l’impegno delle giornaliste intervistatrici nel presentare come “normale” tutto quanto “passava” sullo schermo, saltando con noncuranza dal parto maschile alla santità e al miracolo, all’omosessualità ritenuta come condizione normale.