Newsletter Aprile 2009


Segnalazione libro

Il libro è sempre stato uno dei principali strumenti dell’apostolato culturale di Alleanza Cattolica, soprattutto in tempi lontani, quando i libri “buoni” erano pochissimi e quando l’uscita di un buon libro era un evento, una vera e propria occasione di festa.
L’amore per il libro e per il suo uso apostolico era una caratteristica dell’Amicizia Cristiana, l’associazione di laici che sta all’inizio della presenza pubblica dei cattolici italiani, negli anni dell’invasione napoleonica della Penisola, e che ebbe un importante influsso culturale nella prima metà del XIX secolo. Anche per loro il libro era un’occasione, un’opportunità per avvicinare le persone e iniziare con loro un dialogo, ma soprattutto un mezzo di formazione personale e di gruppo.

Newsletter Marzo 2009


Solo e odiato
Una lettera del Papa ai vescovi
dopo la revoca della scomunica

Una lettera del Papa indirizzata a tutti i vescovi della Chiesa cattolica, con un linguaggio diretto, assolutamente chiaro ed esplicito, inusuale e assolutamente privo di ogni forma di “ecclesiastichese”. Una lettera di chiarificazione dopo tutti i malintesi sorti in seguito alla revoca della scomunica ai 4 vescovi ordinati, validamente ma senza mandato della Santa Sede, da mons. Marcel Lefebvre nel 1988.
Ecco i punti essenziali.

Newsletter Febbraio 2009 – Seconda

E’ singolare che il neo segretario del Partito Democratico Dario Franceschini abbia sentito la necessità di inaugurare la sua nomina a leader del partito recandosi nel Castello Estense della sua città natale, Ferrara, per giurare sulla Costituzione, dopo aver scelto la linea dell’autodeterminazione a proposito della legge sul fine vita, in discussione al Senato, nel discorso in cui accettava la nomina al posto di Walter Veltroni alla guida del partito.
Franceschini viene dalla storia del cattolicesimo democratico italiano, dalla Democrazia Cristiana. La stessa storia che ha spinto il Presidente emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro a essere l’unico oratore nella manifestazione dello stesso Pd in difesa della Costituzione pochi giorni prima delle dimissioni di Veltroni, oppure il senatore a vita Giulio Andreotti a dare ragione al Presidente Napolitano nella polemica con Silvio Berlusconi a proposito del decreto che avrebbe potuto salvare la vita a Eluana Englaro, oppure ancora il monaco Giuseppe Dossetti a uscire dal convento nel 1994 per fondare i comitati in difesa della Costituzione che, anche allora, era “minacciata” dall’attuale Presidente del Consiglio.

Newsletter Febbraio 2009 – Prima

Care amiche, cari amici

l’Italia resiste. Resiste al processo di scristianizzazione e alla diffusione di una mentalità ostile alla vita, alla famiglia e alla libertà di educazione. Resiste più degli altri Paesi europei, dove l’eutanasia, l’equiparazione del matrimonio fra omosessuali a quello fra un uomo e una donna sono già stati legalizzati da anni. Sicuramente conta molto l’avvenuta semina di numerose generazioni di santi che per oltre duemila anni hanno operato sul nostro territorio, ma non dobbiamo dimenticare i 27 anni di pontificato di Giovanni Paolo II, nei quali il grande pontefice ha lasciato un segno importante e ha ribadito tante e importanti verità, che molti italiani hanno preso sul serio, soprattutto fra i movimenti e le associazioni laicali, spesso nonostante l’indifferenza e la superficialità di molti che pure occupano posti di grande responsabilità nel mondo cattolico ufficiale.

Newsletter n. 79 – Gennaio 2013 – Omofobia e fascismo

Care amiche, cari amici,

“Omofobo” è l’insulto equivalente a “fascista” degli anni successivi al 1968. Allora veniva qualificato come fascista chiunque fosse contrario al comunismo. Fascista era chi preferiva la femminilità al femminismo. Fascista era chi riteneva che l’autorità avesse un ruolo importante nella vita privata e pubblica e non sfociasse necessariamente in autoritarismo repressivo. Fascista, insomma, era chi non fosse politicamente corretto e allineato. E una brutta conseguenza era che molti giovani diventavano fascisti senza sapere nulla del fascismo, ma solo per contestare la vulgata di moda, oppressiva e noiosa.