Newsletter n° 65 – Aprile 2012

 

Care amiche, cari amici

fra i diversi interventi dei giorni precedenti la Pasqua, ve ne è uno di papa Benedetto XVI che merita una particolare attenzione. Si tratta dell’omelia durante la Messa crismale del Giovedì santo, 5 aprile. In essa il Santo Padre ha preso spunto da un recente “appello alla disobbedienza” di sacerdoti austriaci (circa il 10% del totale, un numero preoccupante) per ricordare ai preti, ma in generale a tutti i cattolici, il dovere dell’obbedienza al Magistero della Chiesa. Niente di nuovo, si potrebbe pensare, anche se la dimensione numerica di chi nella Chiesa rifiuta il Magistero, o comunque non ne tiene conto non leggendolo quasi mai, è veramente estesa.
Ma c’è un aspetto che va oltre questa considerazione e che mi pare giusto sottolineare perché i discorsi del Papa andrebbero sempre riletti due volte, per coglierne la profondità.

Newsletter n° 63 – Marzo 2012

  Care amiche, cari amici, il “Forum delle associazioni familiari” raggruppa oltre 50 associazioni che hanno la famiglia come motivazione importante del loro impegno, fra cui anche Alleanza Cattolica. Spesso deve tenere conto delle diverse sensibilità presenti al suo interno. In questo comunicato troviamo un messaggio di preoccupazione per il futuro della famiglia dopo i…

Newsletter n° 62 – Marzo 2012

  Care amiche, cari amici, sul fronte delle politiche per la famiglia, negli ultimi giorni sono arrivate notizie buone e notizie cattive. La notizia buona viene dalla Regione Lombardia, che ha deciso di introdurre il “Fattore Famiglia” nella propria legislazione. Cosa significa? Sappiamo che in Italia, purtroppo, le politiche di welfare hanno per destinatari i cittadini e…

Newsletter Marzo 2012

Care amiche, cari amici,

vi scrivo in un momento forte dell’anno liturgico, la Quaresima, e vi suggerisco di prendere in mano durante questi giorni che precedono la Pasqua un testo tanto importante quanto poco usato nelle nostre comunità cristiane, il Catechismo della Chiesa Cattolica.

Quest’ultimo è lo strumento più adatto a vincere la malattia principale del nostro tempo, il relativismo. Questo non è tanto un’ideologia quanto una condizione sociale, cioè non aggredisce il corpo sociale per cambiarlo, come facevano le ideologie del XX secolo, ma penetra dentro la mentalità delle persone e trasforma la società. Il suo effetto più evidente e pericoloso è l’incomunicabilità che genera fra le persone perché se ciascuno possiede valori diversi e contrari a quelli degli altri, allora la vita pubblica diventa invivibile. Se nel XX secolo le ideologie dividevano la società in partiti ideologicamente contrapposti, oggi ogni uomo ha un’ideologia propria e la comunicazione diventa sempre più difficile.

Newsletter Febbraio 2012


Care amiche, cari amici,

sul fronte delle politiche per la famiglia, negli ultimi giorni sono arrivate notizie buone e notizie cattive. La notizia buona viene dalla Regione Lombardia, che ha deciso di introdurre il “Fattore Famiglia” nella propria legislazione. Cosa significa?

Sappiamo che in Italia, purtroppo, le politiche di welfare hanno per destinatari i cittadini e non la famiglia. Nel sistema fiscale italiano il variare dell’aliquota è determinato esclusivamente dal reddito percepito e non dal numero dei familiari a carico. Chi ha figli a carico si trova applicata la medesima pressione fiscale di chi non ne ha.

Con una sussidiarietà alla rovescia, oggi sono le famiglie che compensano la mancanza di welfare pubblico, che sostengono il peso della società e dell’economia. La famiglia è ormai un ammortizzatore sociale: bisogna riconoscere che ancora oggi la maggior parte dei bisogni dei cittadini viene soddisfatta dalla famiglia e dalle associazioni che la società civile ha saputo creare.