Dal berlusconismo al renzismo

Poco più di 20 anni fa cominciava l’epoca della presenza di Silvio Berlusconi nella politica italiana (e internazionale) con la vittoria elettorale nelle elezioni del 1994. Oggi è possibile un primo tentativo di bilancio, visto il tempo significativo trascorso, sebbene certamente provvisorio. Ed è possibile accostare Berlusconi e il berlusconismo all’altro astro nascente, anzi ormai…

Gen(d)erAzione nuova. Oltre il senso comune.

Riccardo Fenizia, professore di storia e filosofia a Napoli, percorre un itinerario che porta alla comprensione dell’essere, alla ricerca di una natura che non conosce sfumature interpretative, presentandosi a se stessa e al mondo nell’univocità di un preciso modello antropologico. Notevole è l’attenzione che l’autore pone per rendere gradevole la lettura sia allo studente alle prime armi che al lettore più esigente.

L’autore non si limita a descrivere e interpretare l’ideologia del “gender”, ma scava in profondità per giungere a una comprensione razionale della realtà antropologica implicata e depurata da contaminazioni ideologiche. Senza realtà l’uomo “diventa vagabondo del nulla”.

L’opera è divisa in quattro capitoli, preceduti da una prefazione del docente di Psichiatria Franco Poterzio, che espone con dettaglio le origini (interessi e politiche) dell’ideologia del gender, con una postfazione del prof. Giuseppe Savagnone e un’appendice della prof. Antonella Sciortino sulla tutela costituzionale della famiglia.

Bagnasco e il piccolo gregge

In occasione della festa di san Lorenzo, il card. Bagnasco ha pronunciato parole importanti sulla possibilità che i cattolici in Occidente diventino una minoranza. In realtà il problema riguarda soprattutto l’Italia perché negli altri grandi Paesi dell’Europa occidentale (Germania, Francia, la stessa Spagna), i cristiani sono minoranza da tempo, a causa soprattutto del secolarismo. In…

Verità e splendore della differenza sessuale

La battaglia contro la diffusione dell’ideologia del gender non può limitarsi alle manifestazioni pubbliche (che sono indispensabili e incoraggianti) né alla vigilanza su quanto avviene nelle scuole (che pure è necessaria) e nemmeno alla battaglia parlamentare (che è nelle mani di pochissimi coraggiosi che si oppongono a una larga maggioranza di parlamentari che ignorano il tema o che sono fautori dell’ideologia del gender).

La battaglia deve anzitutto trovare i propri fondamenti antropologici sia nello smascherare gli errori dell’ideologia proposta, sia soprattutto nel ribadire la verità e la bellezza del progetto di Dio sull’amore umano e di conseguenza sul matrimonio che fonda la famiglia, cellula fondamentale del corpo sociale.

Specificamente, dobbiamo provare a fare innamorare le persone, soprattutto i giovani che sono chiamati a sposarsi, dello splendore della differenza sessuale che il Creatore ha posto nella persona umana, creandola maschio e femmina.