Fernando Cattaneo. In memoriam

È morto uno degli amici più cari e autentici che Alleanza Cattolica ha avuto a Milano dagli Anni Ottanta, quando lo abbiamo conosciuto per la prima volta nell’ambito di una delle manifestazioni unitarie del mondo cattolico ambrosiano, volute da Franco Mangialardi, dopo la svolta del convegno ecclesiale di Loreto nel 1985.

Nando, come lo chiamavamo tutti, fu tra i primi ad accoglierci con sincera amicizia, senza critiche e con un’autentica condivisione di molti punti.

Poi venne la stagione dei centri culturali cattolici, di cui fu uno dei principali responsabili a Milano. Anche qui, la stessa amicizia e volontà di collaborazione, proprio così una collaborazione all’apostolato culturale che diventò anche amicizia personale. Ci chiamava sempre, mi mandava lunghe lettere con tanti documenti, soprattutto negli ultimi anni, quando la malattia lo aveva ferito ma mai fermato.

È stato il mio principale rammarico perché in un’epoca ormai digitale, il fatto che Nando non avesse la e-mail mi impediva di comunicare con lui con la frequenza che avrei desiderato. Lui mi scriveva e io non gli rispondevo perché ormai non riesco quasi più a scrivere con una penna in mano. Avrei dovuto telefonargli, ma lo ho fatto troppe poche volte…

Dio o niente. Conversazioni sulla fede con Nicolas Diat

Una lunga intervista con il cardinale Prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.

Non è mia intenzione riassumere le quasi 400 pagine in cui il cardinale nato a Ourous, nel cuore della Guinea degli altopiani, risponde a tante domande che praticamente toccano i principali temi della fede cattolica e della crisi che la stessa fede sta attraversando, a causa di un’aggressione esterna e del tradimento interno.

Quello che posso dire è che il libro rappresenta una boccata di ossigeno per chi ama la Chiesa e intende servirla nella sua missione evangelizzatrice attuale, al seguito di Papa Francesco e in stretta continuità con i suoi predecessori.

Infatti, la prima cosa che emerge da queste belle pagine è appunto il giovanile entusiasmo del cardinale Robert Sarah, nominato dal Pontefice nel 2014 a presiedere il Dicastero vaticano che si occupa della liturgia…

Una veglia e una preghiera per la famiglia

La famiglia è combattuta dall’esterno e dall’interno, come ha detto Papa Francesco. Dall’interno in tanti modi diversi, come il più eclatante delle ultime ore, il coming out del monsignore polacco, tanto spontaneo da coincidere con il lancio di un libro in italiano sulla sua situazione di omosessuale “maltrattato” in seno alla Chiesa e in particolare alla Congregazione per la dottrina della Fede, dove il sacerdote lavorava.
Ma vi sono altri modi per nuocere alla famiglia, all’interno della Chiesa, che meritano di essere segnalati. Un modo è l’omertà di molti parroci, che hanno paura, temono di dividere i loro fedeli, di mettere la parrocchia al centro di un conflitto culturale con le comunità lgbt e le forze che le sostengono. Addirittura in questi giorni ho visto annullata una conferenza sul gender e negata la sala di una parrocchia con la scusa che tanto la legge sul matrimonio gay non è stata ancora approvata.
Aspettare la legge prima di protestare, non mi sembra una scelta strategica di grande intelligenza. Certo, capisco le difficoltà…