L’intero mondo cattolico italiano segue con apprensione il caso del referendum che i consiglieri dell’estrema sinistra bolognese, coadiuvati dal Movimento 5 Stelle, hanno indetto per il 26 maggio allo scopo di annullare la convenzione che garantisce una quota di finanziamento pubblico alle scuole paritarie del capoluogo emiliano. Il quesito referendario è infatti palesemente mosso da ostilità preconcetta nei confronti delle cosiddette scuole “private”, in particolare cattoliche. Che si vorrebbero sul lastrico!
Si teme che il referendum bolognese possa preludere ad un nuovo attacco a livello nazionale contro l’intero sistema scolastico paritario. La tensione si avverte anche a Milano, il cui sindaco Giuliano Pisapia non fa mistero delle sue propensioni laiciste ed all’inizio dell’anno scolastico saluta solo le scuole statali.
In questo clima si colloca provvidenzialmente la giornata nazionale per l’Università Cattolica (14 aprile), durante la quale i fedeli sono invitati nelle chiese a sostenere economicamente l’ateneo per eccellenza dei cattolici italiani.
La sede principale del’Università Cattolica è sita in largo Gemelli 1 a Milano, accanto alla basilica di S. Ambrogio. L’arcivescovo di Milano ha fin dai tempi del b. Andrea Carlo Ferrari (in carica 1894-1921) un legame speciale con l’ateneo. L’attuale arcivescovo, card. Angelo Scola, presiede l’Ente Giuseppe Toniolo, che gestisce economicamente l’Università. Nella lettera all’arcidiocesi ambrosiana per la giornata, rievoca i primordi dell’UC: “A cinquant’anni dall’apertura del Concilio Vaticano II è più facile per tutti noi, cattolici italiani, riconoscere la forza profetica dell’intuizione di alcuni cristiani – padre Agostino Gemelli, Ludovico Necchi, Armida Barelli, Filippo Meda ed Ernesto Lombardo – i quali il 7 dicembre 1919, con l’approvazione dell’allora Papa Benedetto XV, diedero vita all’Università con le due prime facoltà – Filosofia e Scienze Sociali -. Infatti, quarant’anni prima che il Beato Giovanni XXIII annunciasse il suo proposito di indire un Concilio ecumenico per rinnovare la Chiesa perché potesse meglio svolgere il suo compito missionario, questi uomini promossero un’opera educativa e culturale che tuttora costituisce un prezioso patrimonio per tutta la Chiesa italiana”.
La colletta per l’UC è preceduta giusto di un giorno (13 aprile) dall’ormai tradizionale marcia Andemm al Domm delle scuole cattoliche, organizzata da 31 anni per ricordare alla società civile il contributo che la Chiesa dà al bene comune con l’istruzione che garantisce a tanti ragazzi, nell’indifferenza e, spesso, nell’ostilità della scuola statale.
Il card. Scola accoglie come sempre la manifestazione sul sagrato del Duomo, ma quest’anno pone significativamente accanto a sé mons. Pierre Marsollier, segretario della Conferenza Episcopale Francese. La Chiesa francese non solo testimonia un sistema in cui lo Stato aiuta senza molte remore le scuole paritarie, ma da mesi sta affrontando un attacco senza precedenti alla famiglia naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna. E’ giusto di pochi giorni fa l’approvazione, da parte del governo Hollande, dell’adozione per le coppie gay.
Anche quella per la scuola cattolica è una Manif pour tous: una “manifestazione per tutti” in difesa della libertà di educazione e della sussidiarietà.
Rubrica a cura di Michele Brambilla