Papa Francesco ha designato tre nuovi vescovi ausiliari per l’arcidiocesi di Milano. L’annuncio viene dato dallo stesso arcivescovo card. Angelo Scola a mezzogiorno di sabato 24 maggio. I nomi dei suoi nuovi coadiutori nel ministero episcopale corrispondono a mons. Franco Agnesi, vicario episcopale per la Zona II (Varese), a mons. Pierantonio Tremolada, titolare del dicastero per l’evangelizzazione e i Sacramenti, e a fra Paolo Martinelli, dei frati cappuccini.
Quest’ultimo è la vera sorpresa della terna vescovile. Capita infatti piuttosto di rado che dei religiosi vengano promossi ad incarichi diocesani di primo piano, tanto più in una località come Milano, che ha una tradizione di sacerdozio secolare molto compatta ed un ordine religioso specifico interno, gli Oblati dei SS. Ambrogio e Carlo, bastevole a vantare un certo grado di “autosufficienza”. I precedenti ambrosiani sono, non a caso, più unici che rari, confinati soprattutto al di sotto dell’età tridentina, quando S. Carlo Borromeo restituì preminenza e prestigio al clero diocesano. Sono, invece, tutt’ora numerosi i casi di sacerdoti milanesi posti a capo di altre diocesi.
In genere, quando un religioso viene promosso all’episcopato è sempre perché ha un quid che lo rende preferibile ad alternative differenti. Nato a Milano nel 1958, Paolo Martinelli ha vissuto a lungo il suo ministero lontano dall’arcidiocesi ambrosiana. Consacrato sacerdote nel 1985, ricevette come primo incarico la cappellania dell’istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone (il medesimo dei servizi sociali di Silvio Berlusconi), ma poi fu promosso a teologo e preside dell’Istituto francescano di spiritualità dell’Antonianum, a Roma, dove, come ricorda il card. Scola, ha messo in luce le sue doti scientifiche. Ora padre Martinelli si appresta, come si dice tra francescani, a “fare” nuovamente “l’obbedienza” e a tornare nella città natale come stretto collaboratore dell’arcivescovo.
Una nomina quindi di peso, dal significato ben preciso. La Santa Sede rafforza il suo sostegno all’indirizzo pastorale del card. Scola, che punta a valorizzare tutti i carismi presenti in diocesi e a mostrare quale ricchezza siano per la cattolicità locale. Sia che si tratti di ordini antichi, come i francescani, sia che si parli, invece, di nuove fioriture. Non a caso aumentano le parrocchie ambrosiane affidate alla Fraternità S. Carlo Borromeo (CL).
I tre nuovi vescovi ausiliari saranno ordinati in Duomo il 28 giugno, anniversario dell’elezione ad arcivescovo dello stesso card. Scola, al termine di un mese che vedrà anche, il 7 giugno, l’ordinazione di 25 sacerdoti diocesani.
Michele Brambilla