Don Andrea Brugnoli, fondatore delle Sentinelle del mattino, in un suo recente libro non dimostra grande stima delle parrocchie ambrosiane, tratteggiate spietatamente nella categoria “gran Milan”, quella delle parrocchie “ufficio aziendale” nelle quali diventerebbe vero l’adagio “chi non fa figli fa fogli”. Tuttavia, ci sono parrocchie e comunità pastorali che hanno il coraggio di costruire veri e propri momenti di evangelizzazione a tutto campo.
E’ il caso di Garbagnate e del Festival della Fede, un’iniziativa culturale e missionaria che coinvolge per una settimana l’intera cittadina tra incontri, testimonianze, predicazioni e celebrazioni liturgiche, culminanti nella visita pastorale dell’arcivescovo di Milano, card. Angelo Scola.
“Per il Vescovo il momento più confortante del suo Ministero è quello che consente di celebrare l’Eucaristia domenicale con il popolo, perché il suo compito è disporsi al servizio della presenza viva di Gesù tra noi, una presenza che supera il comprensibile timore della morte e vince il peccato. Voi siete una bella espressione del popolo di Dio di questa Comunità ricca di storia e di futuro”.
Perché questo futuro continui ad avere il sapore del passato e del presente bisogna mantenere la centralità di Cristo nella vita quotidiana dei fedeli. Questo può avvenire anche tramite gesti semplici, ma performativi.
“Chiediamoci se Gesù è davvero questa luce, se viene al mio cuore ogni mattina con un segno di croce, una piccola preghiera, recitata magari in famiglia o sul mezzo di trasporto che ci porta al lavoro”.
L’umiltà cattolica di fronte al vero Sovrano rovescia così il paradigma della modernità, “coltivare l’illusione di compiere il desiderio di pienezza che abbiamo nel cuore e di poter costruire una società veramente giusta” fidando unicamente sulle forze umane. Fu l’errore dei puritani inglesi del XVI sec., divenne quello degli illuministi e dei marxisti, rimane tutt’ora la chimera inseguita dall’ideologia gender.
Lo Stato è importante, ma va riportato ai suoi confini originari. E’ quello che l’arcivescovo sostiene richiamando la battaglia per la libertà di educazione.
“Purtroppo la scuola libera continua a subire il pregiudizio diffuso e tanti genitori sono costretti a pagare la scuola due volte, con le tasse e la retta. È una fandonia che vogliamo ridurre il ruolo degli Stato. Il suo compito deve essere sussidiario, perché il primo responsabile dell’educazione, specie fino alla maggiore età dei ragazzi, è innanzitutto la famiglia”.
A Garbagnate non c’è solo l’oratorio, ma anche una scuola paritaria parrocchiale con oltre 500 iscritti.
Durante il pellegrinaggio dei sacerdoti ambrosiani ordinati a partire dal 2006 il card. Scola si domanda:
“Avremo noi il coraggio, le nostre Chiese avranno questo coraggio del Vangelo della mitezza, disinteressati, dell’apertura alla novità di Dio?”.
Lo dice di fronte alla Storia, anche di martirio, della lotta dell’arcidiocesi di Palermo alla mafia, ma è anche un accenno al riaccendersi della dannosa diatriba tradizionalisti/progressisti, o delle “ermeneutiche contrapposte”, che si sta consumando sull’esortazione post-sinodale Amoris laetitia. Basterebbe poco per superarle: ascoltare e leggere secondo il vero sensus Ecclesiae e guardare la realtà concreta delle comunità che si intende servire.
Michele Brambilla