Sono circa 6000 gli ambrosiani di parrocchia saliti a Cracovia per la Giornata mondiale della gioventù con Papa Francesco. Ad essi vanno aggiunti idealmente tutti coloro che si sono uniti alle delegazioni del mondo associazionistico. Sui due pullman portati da Alleanza Cattolica, per esempio, la componente milanese era quasi preponderante.
Già nelle prime ore dopo l’attentato si poteva leggere sul sito diocesano milanese un intervento dell’arcivescovo ambrosiano, che rifletteva sul “valore del martirio che regolarmente i cristiani celebrano nella Santa Messa”. Durante l’Eucaristia prete e fedeli si uniscono misticamente al sacrificio di Cristo sulla croce, prototipo di ogni martirio cristiano, nella certezza che però Gesù è risorto e continua a guidare la sua Chiesa tramite lo Spirito Santo.
“Il primo contributo alla nuova Europa da parte dei cristiani è di essere se stessi. Le Chiese d’Europa devono tornare a essere espressione vitale di una vita bella, consapevoli della storia e abbandonate all’abbraccio della Trinità”.
Come diceva Tertulliano, il martirio dei cristiani è seme di nuovi credenti, e non c’è dubbio che sarà così anche per padre Hamel. Il card. Scola ritiene però complementare il seme che rappresentano le “centinaia di migliaia di giovani che si stanno recando a Cracovia per la Giornata mondiale della gioventù. Essi sono già questo nuovo senso dell’Europa che è in atto”, il germe di quella nuova civiltà cristiana richiamata non molti giorni fa durante la visita pastorale a Lorentino.
Con questo articolo la rubrica vi dà appuntamento a lunedì 29 agosto. Buone vacanze!
Michele Brambilla