Nelle linee diocesane per il Sinodo minore “Chiesa dalle genti” (Centro Ambrosiano 2018) mons. Mario Delpini esorta i fedeli ambrosiani “a un esercizio di contemplazione dell’opera di Dio” (p. 15) in tutte le forme in cui si manifesta. Ad intuire e ad interpretare la bellezza del creato sono soprattutto gli artisti, che dal 1984 hanno come patrono il Beato Angelico, al secolo Guido di Pietro (1395-1455).
La Scuola diocesana milanese di arte sacra, intitolata proprio al frate domenicano, ha festeggiato il suo patrono il 17 febbraio (quest’anno Sabato Grasso) con una Messa presieduta da mons. Delpini, il quale ha ribadito la sua profonda stima nei confronti di un apostolato della bellezza che nella seconda metà del Novecento ha dato frutti significativi sia nelle arti applicate che nella stessa architettura religiosa di Milano e del forese.
Giusto in occasione della Quaresima apre a Milano, presso il Museo Diocesano, l’esposizione integrale della Via Crucis di Gaetano Previati (1852-1920), strettamente collegato alla temperie artistica milanese del periodo (il Divisionismo) benché nato a Ferrara e morto a Genova. Le tele, grandi 155 x 120 cm, furono realizzate dal pittore tra il 1901 e il 1902 e donate al Vaticano. Presso il Museo milanese è possibile fare un confronto con gli affreschi preparati dallo stesso Previati nel 1888 per il cimitero di Castano Primo (MI), trasportati su tela nel 1969 allo scopo di impedirne il deterioramento. Il ciclo vaticano rafforza la centralità di Cristo già evidente negli affreschi castanesi ed amplia i giochi di luce e l’intensità dei colori.
La IV stazione (Gesù incontra sua Madre) è stata scelta dall’arcidiocesi ambrosiana come immagine ufficiale della Quaresima 2018. Una Quaresima che, come l’Avvento 2017, modifica un po’ le abitudini che si erano stabilizzate con l’episcopato del card. Angelo Scola. La Via Crucis presieduta dall’arcivescovo viene spostata, come nel 2010, nelle Zone pastorali e solo il 9 marzo toccherà il centro storico di Milano. Mons. Delpini prescrive che sia utilizzata come croce quella in legno grezzo del Sinodo minore, in modo tale che richiami in ogni angolo dell’arcidiocesi il cammino in cui essa si è impegnata nell’anno 2018.
Il mondo associativo non è convocato in Duomo di volta in volta, ma è invitato ad unirsi all’arcivescovo durante le varie tappe territoriali senza distinguersi dagli altri fedeli del luogo. Si sollecita, invece, e si ottiene un apporto diretto delle associazioni e dei movimenti nella preparazione della veglia in Traditio Symboli che avrà luogo sabato 24 marzo, confermando le proficue indicazioni dell’anno precedente.
Sempre come nel 2010 si prova a rilanciare il cammino dei gruppi di ascolto della Parola, ovvero gruppi che si impegnano nella lectio divina (meditazione comunitaria sopra un brano della Bibbia) fin dai tempi delle “scuole della Parola” ideate dal card. Carlo Maria Martini all’inizio del suo episcopato milanese (1980-2002). Mons. Delpini è molto legato alla spiritualità biblica dell’epoca, ma fa tesoro anche del Magistero di Papa Francesco, il quale desidera che in ogni diocesi e parrocchia la I domenica di Quaresima rappresenti un momento propizio per meditare le Sacre Scritture.