di Michele Brambilla
Per la tredicesima volta consecutiva l’ambrosiana Lecco ospita il Festival Giuseppe Zelioli, dedicato all’organista titolare della basilica di S. Niccolò (quella il cui campanile è il celebre “Matitone”), nato nel 1880 e morto ancor giovane nel 1949, che per primo ha cominciato a radunare nella città lariana cori provenienti da tutto il mondo e da confessioni cristiane differenti, cercando in particolare di formare i giovani all’autentico canto liturgico. Dalla sua instancabile opera educativa è scaturita l’associazione Harmonia gentium, organizzatrice del festival.
Quest’anno partecipano 8 cori, provenienti da Canada, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Russia e Ucraina, che dal 4 all’8 luglio si cimentano nel proprio repertorio tradizionale e nell’accompagnamento della liturgia ambrosiana espressa ai suoi massimi livelli. Essi, infatti, si esibiscono in diverse chiese del Lecchese e della Brianza, all’interno delle quali prestano anche servizio liturgico durante le Messe vigiliari della VII domenica dopo Pentecoste, per poi raccogliersi di nuovo a S. Niccolò la mattina di quella stessa domenica, dove alle 11.00 officia il card. Angelo Scola.
La manifestazione si è aperta, come ormai tradizione, con una regata sul lago. I coristi, una volta scesi dalle imbarcazioni, decorate con le bandiere nazionali, si sono diretti in corteo verso S. Niccolò, dove hanno eseguito il concerto “di gala” inaugurale. Si sono ritrovati di nuovo assieme, sul lungolago, il 7 luglio.
Il 7 luglio di un anno fa l’allora vicario generale mons. Mario Delpini veniva nominato da Papa Francesco arcivescovo di Milano. Molti milanesi si auguravano che potesse essere insignito della porpora cardinalizia già nel concistoro in rubrotenutosi nella basilica di S. Pietro lo scorso 28 giugno, tuttavia il Papa preferisce non innalzare al cardinalato i titolari di diocesi cardinalizie il cui vescovo emerito risulti ancora nell’elenco dei cardinali elettori in un possibile conclave.
Il card. Scola compirà 80 anni, soglia entro la quale non si può più partecipare ad un conclave, tra 4 anni: il 7 novembre compirà infatti 76 anni. Quando presenzia in Duomo ad una celebrazione presieduta dal successore si limita ad assistere “dal tronetto” (precisamente il seggio dell’arciprete, collocato sul lato opposto del presbiterio rispetto alla cattedra) senza concelebrare, poiché altrimenti mons. Delpini sarebbe costretto dalla consuetudine ecclesiastica a concedergli l’onore della presidenza. Mons. Delpini è infatti l’arcivescovo in carica, ma è “solo” monsignore.