Entra nel vivo la campagna elettorale per le amministrative di ottobre. Il documento del Coordinamento delle associazioni cattoliche
di Michele Brambilla
Il 3 agosto il Ministero degli Interni fissa definitivamente la data delle prossime elezioni amministrative (3-4 ottobre 2021), che riguardano anche il comune di Milano, per il quale si sfideranno il sindaco uscente Giuseppe Sala, sostenuto da una coalizione di sinistra, e il pediatra Luca Bernardo, candidato unitario del centrodestra.
L’arcidiocesi di Milano non si fa trovare impreparata. Già il 30 giugno è iniziato a circolare il documento Elezioni amministrative 2021. Tocca a noi, tutti insieme del Coordinamento diocesano delle associazioni cattoliche, di cui fa parte anche Alleanza Cattolica. I partecipanti si sono confrontati con il discorso alla città 2020 dell’arcivescovo, mons. Mario Delpini, e il contributo di Alleanza Cattolica è stato determinante nell’individuare le vere priorità del prossimo sindaco, chiunque egli sarà. Come le associazioni fanno notare, «il periodo segnato dalla pandemia che stiamo vivendo, così doloroso e singolare insieme, è un’occasione da non sprecare per porci domande di senso radicali a livello personale, sociale e politico e per individuare ipotesi di lavoro concrete, esito di un impegno umile e diretto per fronteggiare i problemi che la realtà pone; non è il tempo di pregiudizi ideologici o di soluzioni preconfezionate».
Bisogna, infatti, ricostruire una comunità dalle fondamenta: «in questo momento, dinanzi all’isolamento imposto dal diffondersi del virus, è necessario prendersi cura dei legami comunitari che nascono e vivono a partire dalle città e dai Comuni. Per questo riteniamo che le prossime elezioni amministrative non siano soltanto un momento di rinnovo delle istituzioni, ma l’occasione per pensare insieme il futuro delle nostre comunità». La parola d’ordine è proprio l’avverbio “insieme”, sperimentare di nuovo la collaborazione tra le parti in vista del bene comune, evitando gli scogli dello statalismo, della burocratizzazione e della presunzione ideologica.
Il documento raggiunge i suoi punti di maggiore forza laddove indica come prioritaria la soluzione della crisi demografica, conseguenza di una più profonda crisi spirituale e culturale che viene da molto lontano. «E’ un compito irrinunciabile riformulare le politiche comunali relative a educazione, cultura e famiglia, rimettendo al centro la famiglia» naturale fondata sul matrimonio e aperta alla vita. «L’amministrazione comunale può ad esempio sostenere la famiglia, nell’esercizio della libertà di educazione dei genitori, realizzando convenzioni con le scuole paritarie, abbattendo l’IMU, rimborsando il costo dei libri di testo della secondaria di I° grado e contribuendo per le sue competenze a mettere a disposizione tutti i servizi inderogabili», propone il documento.
Da diverso tempo si lamenta da più parti un affievolirsi dell’impegno dei cattolici nel campo socio-politico. Tocca a noi, tutti insieme ricorda che «a noi, associazioni, gruppi e movimenti cattolici, così come alle parrocchie e alla Diocesi, spetta il compito di creare occasioni di formazione all’impegno sociale e politico, favorire le vocazioni alla “res publica” e sostenere il difficile percorso di quegli amministratori che si dimostrino dediti a costruire una città più vivibile, accogliente, giusta e aperta» soprattutto alla vita.
Lunedì, 9 agosto 2021